Il batterio killer, il terribile Escherichia Coli, mutazione del ceppo classico, che ha fatto vittime in Europa, stava nei germogli di soia. La conferma ufficiale è arrivata dopo riscontri di laboratorio da Hannover, dove il ministro della Sanità della Bassa Sassonia, Gerd Lindemann, ha dichiarato che è stato individuato in particolare un prodotto che è stato fornito in tutte le località in cui si sono verificate vaste infezioni di Ehec (Escherichia Coli Enteroemorragica).
Si tratterebbe di un prodotto alimentare commercializzato da un'azienda di Uelzen. I germogli di soia da consumare crudi di questa azienda sono stati posti in vendita proprio in prossimità dei vari focolai di E. Coli. L'azienda è stata temporaneamente chiusa e nella giornata di oggi sono attesi i riscontri definitivi.
Nel frattempo, il ministro dell'agricoltura della Bassa Sassonia ha raccomandato agli abitanti della Germania del Nord di evitare di consumare in questo momento qualsiasi tipo di germoglio di soia.
I germogli di soia avevano già provocato in Asia un'epidemia analoga a quella scatenatasi in questi giorni, ed è stata proprio la Germania la regione più colpita dal batterio mortale. Essa registra finora 21 vittime con un totale di 1526 persone infettate.
In tutta l'Europa, fino ad oggi sono stati rilevati 1.605 casi di Escherichia Coli Enteroemorragica, 6 dei quali fatali, e 658 di Sindrome emolitico-uremica (Sue), di cui 16 mortali.
Un nuovo caso si registra in Svezia. Nel paese nordico sono ora in totale 47 i casi, di cui 32 Ehec e 15 Sue.
E' giunta invece ieri la notizia dal Portogallo della negatività sui recenti tre casi sospetti.
[06 giugno 2011]
Mario Nascimbeni
