Si sono recati volontariamente alla sede di ‘Santa Maria del Giglio’ e si sono sottoposti al test anti droga.
Questa la decisione, ieri mattina, di tutto lo stazio dei gondolieri proprio di Santa Maria del Giglio, che hanno voluto dimostrare la loro trasparenza facendo quel test che Comune ed Ente gondola vogliono far diventare obbligatorio.
«Tutti i gondolieri del Giglio si sono trovati d’accordo – ha spiegato il bancale, Maurizio Galli – ed abbiamo contattato uno studio medico specializzato in questo tipo di esami tossicologici».
La procedura a cui dovranno, molto probabilmente, sottoporsi tutti i ‘pope’, consiste nell’inserire nella propria urina una cartina di controllo, poi i medici leggono immediatamente se uno ha in corpo qualche sostanza stupefacente o meno.
I risultati dei gondolieri del Giglio sono stati, quindi, immediati e nessuno ha riscontrato qualche anomalia.
«Ben vengano i test – spiega Aldo Reato, presidente dei bancali – noi gondolieri portiamo a bordo persone non patate. Spero che ben presto siano possibili anche le analisi dei livelli alcolici».
Intanto, per ora, nulla può essere imposto essendo i gondolieri delle ditte privati e le leggi regionali sul trasporto pubblico non prevedono nessun test.
«Fa piacere – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo – che anche in attuale assenza di norme specifiche, i gondolieri si attivino responsabilmente per il controllo all’interno della categoria e la tutela della loro immagine».
Sara Prian
[26/02/2014]
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