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Grandi Navi a Venezia, Vtp guarda al futuro e ad un nuovo terminal

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Proprio oggi verranno trasmesse dalla Capitaneria di Porto al Ministero delle Infrastrutture, le otto alternative possibili al passaggio delle Grandi Navi in laguna e Sandro Trevisanato, presidente di Vtp, annuncia che la società sta iniziando a formulare un piano B se non dovesse essere accettata le proposta di far passare le navi per il Canale della Giudecca o se non venisse approvata la costruzione del Contorta-Sant’Angelo.

Tempo di attesa: 90 giorni, questa la durata dell’analisi comparativa che il Governo si prenderà per decidere quale sia la proposta migliore da attuare.

Il sindaco Orsoni sembra essere concorde con Stevanato per quanto riguarda il bisogno immediato di fare qualcosa a riguardo, perché afferma: ”è giusto che questa questione non sia affrontata nelle aule giudiziarie”.

Il famoso piano B a cui la Venice Terminal Passeggeri sta iniziando a pensare, secondo Stevanato è ”un’idea a lungo periodo, molto economica, che conserverebbe la Marittima”. L’ipotesi quindi, sarebbe quella di creare un porto off-shore per le Grandi Navi (superiori alle 96 mila tonnellate) e quello già presente ora, per le imbarcazioni di dimensioni più piccole.

Vtp boccia però la proposta avanzata dal primo cittadino Orsoni sulla costruzione di un porto off-shore a Marghera, perché inagibile, dannoso per il porto commerciale e problematico in termini di viabilità. Inoltre Stevanato è rimasto offeso dalle parole del sindaco veneziano, che ha considerato Vtp troppo legata a ragioni ed interessi privati (gestione della società e ricorso al Tar).

Vtp dal canto suo ha precisato che il terminal paga annualmente un canone alla Capitaneria di Porto e che il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ”era un atto dovuto, per la città e i soci dell’azienda (una Spa)”. Ha inoltre proposto che si faccia un referendum per capire cosa ne pensano veramente i veneziani circa il problema Grandi Navi, sicuro che tolti i soliti dimostranti, per gli altri cittadini, i colossi del mare potrebbero restare.

Redazione

[20/03/2014]

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