In attesa che martedì 5 novembre si tenga il vertice convocato dal Governo sulla questione Grandi Navi, il sindaco Giorgio Orsoni ha proposto in questi giorni un’ulteriore proposta, che potrà essere vagliata durante il meeting: cinque Grandi Navi a Marghera, nelle banchine tra il canale industriale Nord e il canale Brentella e quattro di dimensioni medio piccole che potrebbero restare in Marittima.
Da sempre in posizione completamente opposta, l’Autorità portuale, che teme un danno con riduzioni di fatturato al turismo croceristico veneziano e problemi anche al traffico commerciale.
Orsoni sembra però voler andare dritto per la sua strada. L’avvocato Alessio Vianello ed altri professionisti hanno già preso in mano il progetto da lui proposto ed ha inoltre bocciato definitivamente quello illustrato più volte dal presidente della Marittima, Paolo Costa: lo scavo del canale Contorta-Sant’Angelo.
Il progetto Marghera dovrà essere realizzato in tre fasi: l’allestimento della banchine industriali del Canale Industriale Nord, adatte ad ormeggiare due Grandi Navi di più di 140 mila tonnellate, 2-3 anni di tempo secondo quanto dichiara il sindaco; la realizzazione di cinque nuove stazioni marittime per ricevere altrettanti colossi del mare (sfruttando la vicinanza a ferrovia, strada e aeroporto); pensare al recupero delle isole oggi occupate dalle raffinerie dell’Eni, destinate alla chiusura, così facendo la Marittima potrebbe accogliere più navi (si dovrebbe scavare un canale dietro all’isola delle Tresse senza però arrecare problemi).
Il progetto è stato inviato al Ministero delle Infrastrutture dal sindaco Orsoni, ora si attendono delle verifiche, richieste “super partes” dal primo cittadino, per capire se il traffico croceristico sia compatibile con quello commerciale, ovviamente sconsigliato dall’Autorità portuale.
Alice Bianco
[04/11/2013]
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