Anche protestare diventa sempre più costoso. Lo sanno bene ora, coloro che il 21 settembre scorso si erano tuffati nella laguna, precisamente nel Canale della Giudecca ed erano così riusciti a ritardare la partenza di uno dei colossi del mare, contro il cui passaggio stavano protestando.
38 su 50 i dimostranti individuati dagli agenti della Digos e ai quali in questi giorni è arrivata una multa di 2 mila e 17 euro ciascuno. L’accusa è di aver violato ‘’il divieto di balneazione in un canale navigabile’’.
Ad essere raggiunti da una multa di tale entità, sono stati per lo più giovani dei Centri Sociali ed anche l’allora portavoce del Comitato ‘’No Grandi Navi’’, Silvio Testa.
Tommaso Cacciari, il fratello dell’ex sindaco di Venezia, Massimo, da sempre in prima linea nelle contestazioni e presente anche quel 21 settembre, ha così voluto precisare quanto ammontava la sanzione inviata a coloro che alcuni mesi prima avevano accompagnato una troupe della televisione tedesca, per filmare il passaggio di una nave da crociera: ‘’3 mila e 950 euro ciascuno per manifestazione non autorizzata’’.
Sempre da Cacciari arriva l’appello a sostenere coloro che protestano e che sono stati raggiunti dalle multe, ‘’aiutateci nella raccolta fondi per affrontare il pagamento delle spese legali, e nel malaugurato, delle multe’’, perché i dimostranti non hanno nessuna intenzione di pagare, bensì di affidarsi alla giustizia e agli avvocati.
Nel frattempo, dopo l’arrivo dell’ammenda, che il Comitato ‘’No Grandi Navi’’ ha dichiarato assurda, l’associazione è pronta a farsi sentire, ancora una volta a suon di proteste. Quale occasione migliore se non partecipare all’incontro fissato per domani nella Sala San Leonardo a Cannaregio, dove Giorgio Orsoni e il senatore Pd, Felice Casson si riuniranno in un’assemblea pubblica, per discutere proprio sulle alternative al passaggio Grandi Navi a Venezia.
Alice Bianco
[21/02/2014]
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