IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

mercoledì 24 Aprile 2024
11.7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGENOTIZIE VENEZIA E MESTREGrandi navi a Venezia, cosa cambia
Questa notizia si trova quiNOTIZIE VENEZIA E MESTREGrandi navi a Venezia, cosa cambia

Grandi navi a Venezia, cosa cambia

pubblicità

stop grandi navi venezia

Si è deciso a Palazzo Chigi il futuro del traffico in Bacino San Marco e del passaggio Grandi Navi in laguna di Venezia. Quattro i punti concordati, cercando di “accontentare” Comune e Porto, ma soprattutto pensando alle decisioni migliori da attuare per la città.

Il sindaco Giorgio Orsoni, assieme al governatore Luca Zaia e il presidente del porto Paolo Costa, ne hanno discusso assieme al Presidente del Consiglio Enrico Letta e ai ministri delle Infrastrutture (Maurizio Lupi), dell’Ambiente (Andrea Orlando) e della Cultura (Massimo Bray).

A far da mediatore agli eterni avversari Porto-Comune, lo stesso Letta, il quale si era prefissato di voler attuare il decreto Clini-Passera, per la regolamentazione del traffico in bacino e togliere le navi da crociera da San Marco e dal Canale della Giudecca.
Sono servite quasi due ore per riuscire a trovare un accordo fra le varie posizioni in campo, ma alla fine, quattro sono stati i punti concordati.

Punto primo: davanti a San Marco passeranno meno navi. Punto secondo: continueranno ad arrivare alla Marittima. Punto terzo: si scaverà il Canale Contorta Sant’Angelo. Quarto ed ultimo punto: Porto Marghera resterà zona industriale e continueranno ad arrivare lì le navi merci.

Il primo punto era già stato suggerito alcuni mesi fa dal ministro dell’Ambiente Orlando, che aveva consigliato una riduzione graduale del numero di navi ed anche del numero di tonnellate delle navi. Da aprile a novembre 2014 ci sarà il 20% in meno di Grandi Navi in Porto (meno di 40 mila tonnellate) e da gennaio i traghetti saranno spostati a Fusina, per un totale di circa 45% in meno di imbarcazioni inquinanti in laguna. I passaggi davanti al bacino San Marco ci saranno ancora, ma sarebbe impensabile azzerare la tappa.

Dal 2015 poi, l’entrata in Porto dei colossi del mare dipenderà esclusivamente dal loro peso: non potranno passare le navi superiori alle 96 mila tonnellate e si prevede già che tra di esse spicchino le navi della flotta Msc Crociere, Costa e Royal Carribean. Così, come aveva consigliato il presidente Paolo Costa, più di 100 saranno le navi che rimarranno fuori dalla laguna. Quelle considerate “normali” ed attraccate, non potranno essere più di cinque e potranno arrivare e partire preferibilmente all’alba e al tramonto.

Per le navi in banchina è prevista inoltre la realizzazione del “cold ironing” ed alimentandosi elettronicamente potranno così spegnere i motori ed inquinare di meno.
Uno a zero per il Porto e così Orsoni ha dovuto rinunciare allo spostamento del turismo croceristico a Porto Marghera. «Non risolveva la questione, non eliminava l’urgenza e avrebbe messo in crisi il porto commerciale unica risorsa capace di mantenere i propri livelli occupazionali», ha ribadito ieri Costa.

Il terzo punto riguarda lo scavo del Canale Contorta-Sant’Angelo. Il sindaco ha rimarcato la sua perplessità, ma oltre a questa soluzione in sede di valutazione d’impatto ambientale, potranno essere considerati anche il passaggio dietro la Giudecca (proposta da Enrico Zanetti di Scelta Civica), il canale Vittorio Emanuele e i terminal alle bocche di porto del Lido (proposto da Cesare de Piccoli del Pd e dagli ambientalisti).

Dove sarebbe quindi questo accordo tra Porto e Comune? Il primo si è impegnato a rivedere il Piano regolatore portuale in accordo con il secondo, permettendo così che si tenga aperta la strada per trasferire la Marittima a Marghera, ma ovviamente occorre fare una cosa alla volta.
«Deve cominciare ora un grande e virtuoso gioco di squadra – ha dichiarato al termine dell’incontro il governatore Luca Zaia – che veda tutte le istituzioni e le forze economiche interessate a lavorare a testa bassa per rispettare scadenze e obiettivi, in primis la predisposizione della nuova via d’accesso. Non sia mai che per burocrazia, esitazioni e insulsi veti di chi dice sempre “no”, Venezia perda la crocieristica e, con essa, migliaia di posti di lavoro».

Alice Bianco

[06/11/2013]

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Le tonnellate non e’ un peso ma un volume, dovrebbe essere all’incirca poco piu’ di un metro cubo, adesso succedera’ come ha fatto l’ ACTV negli anni 80 che ha ridotto il tonnellaggio dei vaporetti da 50 a 25 ton., pertanto i armatori troveranno la scapattoia di ridurre il tonnellaggio di stazza lorda ma non il dislocamento della nave.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img