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Gli agenti di Jesolo suonano alla porta dello spacciatore e inventano un nome “Chi è?”, “Hamed” e lui apre. Arrestato

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Mattinata di ieri, al Lido di Jesolo: gli agenti del Commissariato di via Aquileia hanno effettuato una perquisizione personale e locale ai sensi della legge sul contrasto al fenomeno della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti presso un’abitazione privata di Jesolo Pineta via Oriente.

L’attività di Polizia Giudiziaria si era resa necessaria in quanto, nel corso di un servizio di Polizia finalizzata proprio alla prevenzione e alla repressione dei reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, si veniva a conoscenza che all’interno della stessa abitazione vi era un’attività illecita di spaccio stupefacenti di tipo cocaina.

Gli investigatori jesolani hanno quindi deciso di vederci più chiaro: alle ore 10.30, i poliziotti, in abiti civili, hanno bussato alla porta dell’abitazione.

Dall’altra parte della posta, una voce ha chiesto chi fosse: a questo punto, il personale di polizia pronunciava un nome inventato tipo “HAMED”.

Dopo qualche minuto, la porta d’ingresso si apriva, permettendo agli agenti di entrare all’interno dell’appartamento, anche se la persona all’interno, avendo ormai capito che si trattava delle Forze dell’Ordine, tentava disperatamente di fare resistenza cercando di richiudere la porta spingendola con tutta la forza disponibile.

Una volta all’interno, i poliziotti hanno notato che l’individuo aveva nella mano destra un ovetto in plastica di colore giallo: una volta acquisito, si è scoperto che all’interno vi erano 3 involucri in cellophane di colore trasparente.

A quel punto, essendo evidente che si trattava di probabile sostanza stupefacente, era del tutto chiaro che l’individuo aveva aperto la porta pensando si trattasse di un cliente, a cui averebbe appunto ceduto la droga che teneva in mano.

Il soggetto è stato identificato per tale S.M., nato in Francia nel 1988, cittadino francese, ma di origine tunisina.

Nel corso della perquisizione, effettuata in un appartamento stacolmo di matriale di vario tipo ammassato nelle stanze (con la conseguenza di rendere difficoltoso anche il passaggio tra i diversi ambienti), gli agenti rinvenivano, nella camera da letto, una scatola in legno con numerose banconote per un valore complessivo di 300,00 Euro in banconote di vario taglio, ovvero da 20, 10 e 50 Euro.

Il tutto, una volta acquisito, è stato posto sotto il vincolo del sequestro penale, anche perché il soggetto non risulta prestare alcuna attività lavorativa, e d è quindi verosimile che il denaro rinvenuto sia palesemente di provenienza illecita ovvero provento dell’attività di spaccio.

La sostanza sottoposta all’esame narcotest, dava esito positivo al reagente della cocaina.

Condotto presso gli uffici del Commissariato jesolano, si è accertato che l’uomo era sconosciuto agli archivi di polizia in Italia, risultando, di fatto, incensurato.

Al termine degli atti redatti a suo carico, è stato denunciato alla Procura della Repaubblica presso il tribunale di Venezia per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Redazione

[21/02/2014]

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