La nascita della città metropolitana di Venezia appare sempre più come una decisione calata da Roma sul territorio del Veneto.
Si è voluto creare un ente senza ascoltare le esigenze reali del territorio e dei cittadini.
Che senso ha dare ad un amministratore eletto per fare il sindaco di Venezia la responsabilità su tutta la provincia? Semplicemente Orsoni è un nominato che si trova nel posto giusto nel momento giusto. Chiaramente non rappresenta tutta la provincia di Venezia e, visti i risultati amministrativi fallimentari che ha collezionato a Ca’Farsetti, domandiamoci se è giusto che copra, anche temporaneamente, il ruolo di Sindaco metropolitano.
L’impianto stesso della città metropolitana è sbagliato, perché i cittadini chiedono di partecipare alla vita pubblica della comunità in tutti i modi possibili, ma così si sta sostituendo una provincia democraticamente eletta con un consiglio metropolitano nominato dalla politica. Questa non può essere la soluzione.
Se almeno le città metropolitane abbattessero i costi e la burocrazia, il cambiamento servirebbe a qualcosa. Ma non è così visto che i dipendenti e funzionari, che sono il maggiore costo della Provincia, vengono assorbiti dal nuovo ente che continuerà regolarmente ad erogare gli stipendi. Renzi, Delrio e Orsoni possono spiegarci chi guadagnerà qualcosa da questo scambio?
Giovanni Furlanetto,
consigliere regionale di Prima il Veneto
[06/05/2014]
Riproduzione vietata