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Giorgio Palmieri autore del massacro di Torino: ha confessato

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E’ Giorgio Palmieri l’uomo responsabile di aver ucciso a colpi di tagliacarte le tre persone di casa Allione: Claudio Allione, sua moglie Maria Angela Greggio e la madre di lei, Emilia Dell’Orto.

L’uomo, 56 anni, fermato l’altra notte dai carabinieri di Torino, l’avrebbe fatto per denaro, perché era al verde e un po’ disperato. tanto che dopo il massacro se ne è andato portando via solo un borsello con 100 euro.

Dorotea De Pippo è la sua compagna, ex colf di casa Allione, la quale senza saperlo ha messo gli inquirenti sulle sue tracce. Come? «Con uno strano comportamento — rivela Giampietro Lago, comandante dei carabinieri del Ris di Parma intervenuti sul luogo del delitto —. Noi stavamo cercando un’arma da taglio o da punta che poteva essere anche un coltello da cucina e lei diceva: “Inutile cercarlo, tanto non c’è”. A quel punto abbiamo avvertito i colleghi di Torino che hanno acceso un riflettore su di lei».

Giorgio Palmieri, il suo uomo, è così finito intercettato mentre la colf veniva a lungo interrogata. Da capire il rapporto tra i due e soprattutto se lei sapeva o magari era complice. Insomma fare chiarezza sui rapporti tra la colf e l’uomo, dal quale si era lasciata proprio a inizio anno (lui è però tornato a casa loro la sera del delitto, a pulirsi, ma lei dice che non l’ha visto perché dormiva).

È stata poi una telefonata a far scattare l’affondo degli uomini del tenente colonnello Domenico Mascoli e del colonnello Roberto Massi. Quella di Palmieri alla figlia Giorgia nella quale diceva che il giorno dopo sarebbe andato dal suo avvocato. Una sorta di resa, dopo aver appreso la notizia, diffusa ad esca dai carabinieri, che era stata trovata in una buca la tazzina dove aveva bevuto il caffè preparato dalla signora Mariangela, poi uccisa.

L’indagine va avanti, la procura di Torino non ha escluso eventuali ulteriori complicità.

Redazione

[09/01/2014]

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