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Gianni Novak, “Omaggio a Gianni Novak” all’Officina delle Zattere

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gianni novak a venezia zattere

“Omaggio a Gianni Novak” all’Officina delle Zattere (Fondamenta Nani, Dorsoduro 947, Venezia) presenta dipinti, studi e disegni, molti firmati e datati, realizzati tra i primi anni Settanta e i primi anni Novanta.
È possibile constatare in queste opere la grande versatilità tecnica di questo artista che utilizza su tele e fogli di diverse dimensioni matite, colori ad olio, pastelli, acquerelli, penne e pennarelli e che talvolta si cimenta con tecniche miste che gli permettono di valorizzare le diverse lucentezze delle sfumature cromatiche.

Osservando le sue opere si viene risucchiati in un mondo caleidoscopico, popolato da figure ricorrenti: donne sensuali che presentano spesso lo stesso volto, quello di un’attrice degli anni Cinquanta, animali notturni ed esotici, simboli magici e alchemici, arlecchini e una fitta schiera di politici, prelati, uomini mascherati e sadici e gente comune che vengono utilizzati dal pittore per raccontare storie, per esprimere le più delicate sfaccettature della sua personalità e la sua visione, talvolta critica e ironica, sul mondo circostante.

Di particolare interesse sono gli studi di Novak sui tarocchi, in cui il pittore descrive accuratamente le corrispondenze ai vari pianeti e numerosi simboli celati.

Scrive Antonio Del Guercio: “La pittura è, per Gianni Novak, uno degli strumenti più esemplari e più efficaci per ritrovare la via smarrita che può collegare i modi moderni della conoscenza, dell’espressione, della comunicazione, alle antiche saggezze, e ai loro sepolti patrimoni. Questo ritrovamento possibile deve passare, da una parte, attraverso una lettura comparata dei diversi codici simbolici delle antiche saggezze (dalle mitologiche alle alchemiche, sino ai tarocchi), e, dall’altra, attraverso una rielaborazione moderna.”

Cenni biografici di Gianni Novak

Nato a Roma nel 1933, Gianni Novak è un artista eclettico, la cui arte spazia dalla pittura alla scrittura, dalla filosofia alla musica, dal fumetto al teatro, dall’arte figurativa a quella astratta.
Importanti per la sua formazione e per la sua ispirazione sono i lunghi soggiorni a Parigi, e la frequentazione di artisti e circoli letterari come ad esempio il Gruppo 63. La sua prima mostra personale, a Roma, risale al 1955, quando l’artista ha solo ventidue anni, seguita da una lunga serie di esibizioni in tutto il mondo (Montreal, Parigi, Torino,  Napoli, Firenze, Bruxelles, Beirut, New York, Grenoble, Madrid e Damasco).
Tra il 1965 e il 1975 collabora con il teatro sperimentale di Mario Ricci, con Paese Sera e con l’Alitalia. Fra i suoi diversi progetti editoriali, ricordiamo nel 1969 i volumetti “Cavallo imperatondo” con disegni di Giò Pomodoro, i libri “Il Bagatto”, con una prefazione di Giorgio Manganelli, e “Il Diavolo”, con prefazione di Ivan Arnaldi (1975).

Negli anni Ottanta insegna all’Accademia di Costume e Moda e progetta i costumi per il Flauto magico della Fenice a Venezia con le scene di Giò Pomodoro.
Muore a Roma il 12 ottobre 2002.

Gianni Novak, “Omaggio a Gianni Novak”
Fino al 20 luglio; vernissage 21 giugno ore 18.00.
Aperto da martedì a domenica, dalle ore 11.00 alle ore 19.00.
Ingresso libero

Redazione

[18/06/2014]

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