Come vi davamo notizia ieri pomeriggio, nei pressi della casa di Gianni e Giuseppe Lerin, a Costa di Rovigo, era arrivata una squadra di carabinieri del Gis di Livorno, una squadra speciale in tenuta d’assalto che faceva presumere un blitz nella casa dove i due fratelli si erano asserragliati.
L’operazione è avvenuta questa notte, la casa è stata liberata e i due fratelli arrestati. L’azione viene definita un successo, non ci sono stati danni o persone ferite.
Il blitz è durato in tutto 30 secondi. I carabinieri del Gruppo d’intervento speciale (Gis) hanno fatto irruzione nella casa di Coste di Rovigo e istantaneamente immobilizzato le tre persone, due uomini e una donna, che ormai da ben 33 ore si trovavano barricate in casa minacciando di dar fuoco allo stabile.
Gianni e Giuseppe Larin si erano barricati in casa con una loro dipendente quando Gianni Larin, 54 anni, aveva scagliato un’ascia contro un operaio che lavorava nei campi del vicino, violando tra l’altro gli obblighi dell’arresto domiciliare. Sullo sfondo della vicenda una terra confinante che i due fratelli avevano perduto e finita all’asta non avendo provveduto ad alcuni pagamenti.
All’arrivo dei carabinieri i due fratelli si erano barricati in casa minacciando di far saltare tutto e, dopo 33 ore ininterrotte di trattative inutili, questa notte il blitz del reparto speciale dei carabinieri.
Gianni Larin e’ stato portato in carcere dai militari del Comando provinciale di Rovigo, mentre gli altri due sono stati portati nel reparto psichiatrico del locale ospedale.
Paolo Pradolin
[02/11/2013]
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