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Georgiano rapina tabaccheria e aggredisce gli agenti a Chioggia

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Erano da poco passate le 11.30 di ieri, quando gli agenti della volante di Chioggia, in quel momento in transito in prossimità di piazzale Italia, sono stati chiamati da alcuni passanti che hanno indicato loro un soggetto che si stava allontanando denunciando un tentativo di rapina alla tabaccheria poco distante.

I poliziotti lo hanno raggiunto dopo pochi istanti all’altezza di uno stabilimento balneare, ma l’uomo ha iniziato a colpire gli operatori con calci e pugni all’impazzata, causando ai due colleghi lesioni per 15 giorni ciascuno.

Con l’aiuto di una seconda pattuglia in abiti civili giunta a supporto, l’uomo alla fine è stato immobilizzato e condotto presso gli uffici del Commissariato di Corso del Popolo.

A. Ioseb, di 31 anni, formalmente residente in patria ma in Italia senza fissa dimora, era entrato all’interno della tabaccheria e, senza alcun cenno o minaccia di alcun tipo, si era impossessato di una stecca di sigarette custodita dietro al bancone di vendita. Subito dopo si era girato per uscire dall’esercizio commerciale, naturalmente senza pagare quanto dovuto.

Il titolare e il padre, accortisi di quanto stava avvenendo, avevano tentato di fermarlo, ma l’uomo li aveva colpiti entrambi fino a far cadere a terra il figlio e causando lesioni al padre.

Non solo: fuori dal negozio, incontrava una cliente appena uscita dalla tabaccheria, ancora l’uomo tentava di appropriarsi del portafoglio che teneva in mano la donna, ma desisteva (gettando a terra il maltolto) dopo che la giovane aveva iniziato a gridare.

Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria redatti nei confronti del 31enne georgiano (svolti anche con l’ausilio di un traduttore/interprete di lingua russa), l’uomo è stato posto in stato d’arresto per i reati di rapina, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Stamattina il processo penale con rito direttissimo: oltre alla convalida dell’arresto operato dagli agenti, l’uomo è stato condannato alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Redazione

[22/03/2014]

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