Il Milan non si può privare di Galliani per ora. Questo il senso dell’incontro tra l’Ad rossonero e il presidente Berlusconi. La soluzione trovata dal cavaliere è un geniale spartiacque : al Milan coesistono due amministratori delegati, Adriano Galliani per la parte sportiva, Barbara Berlusconi per quella commerciale.
Galliani ha compiuto il primo gesto di distensione telefonando a Barbara: assieme hanno deciso che le parole del presidente sono da seguire come il Vangelo e che è il momento di tornare a collaborare per il bene del Milan.
Si tratta comunque di una tregua che dovrà reggere fino ad aprile, quando si terrà l’assemblea e le attuali cariche andranno in scadenza.
Galliani è uscito dalla lunga cena di Arcore di venerdì da amministratore dimezzato, avendo accettato quel ridimensionamento che aveva sempre rifiutato, però con la promessa di un accordo pluriennale e di chiudere la sua esperienza lavorativa al Milan. Inoltre avrebbe l’appoggio dell’altra parte della famiglia Berlusconi, cioè dei i fratelli Marina e Piersilvio che pare abbiano gradito pochissimo il caos dell’ultimo periodo.
Barbara abbozza e accetta le parole di papà: «La situazione al Milan è tornata serena. Sono lieto di comunicare che è stato trovato pieno accordo su un’organizzazione societaria che prevede due amministratori delegati. Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell’attività sociale. Da parte mia ho promesso di essere più vicino alla società e alla squadra».
Il progetto di rinnovamento (a partire dalla nomina di Paolo Maldini responsabile dell’area tecnica, e a seguire l’ingresso di Fenucci, Uva e Sogliano) subisce così un rallentamento, perché l’addio di Galliani deve essere posticipato. Ma è tregua armata.
Roberto Dal Maschio
[01/12/2013]
Riproduzione vietata