IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

giovedì 25 Aprile 2024
7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEMestreFURTO BAGAGLIO, ASSICURAZIONE NON RIMBORSA | Signora mestrina ricorre al giudice
Questa notizia si trova quiMestreFURTO BAGAGLIO, ASSICURAZIONE NON RIMBORSA | Signora mestrina ricorre al giudice

FURTO BAGAGLIO, ASSICURAZIONE NON RIMBORSA | Signora mestrina ricorre al giudice

pubblicità

MESTRE | Pochette conservata nella valigia manomessa in aeroporto al ritorno di una viaggio dall'Egitto. Il danno è di 360 euro ma l'assicurazione vuole pagare solo il 10% del valore e cavarsela con 44 euro perchè la vittima dell' “inconveniente” pare non abbia compilato correttamente il modulo di reclamo. La proprietaria della pochette, una donna mestrina, non ci sta e decide di fare ricorso al Giudice di Pace attraverso i legali dell'Adico, associazione difesa dei consumatori, echiedere non solo l'altro 90% del rimborso della pochette ma ance un risarcimento.
«Sta diventando una questione di principio, sono pronta a dare in beneficienza quanto otterrò, ma intendo andare fino in fondo – giustifica la signora – perché la loro avarizia è veramente tremenda e fa legittimamente pensare che le polizze siano tutte una solenne presa in giro, e io non ci sto».

Il viaggio della donna mestrina risale allo scorso gennaio, con un pacchetto fornito da un'agenzia di viaggi di Mestre: viene convinta a stipulare anche un'assicurazione che include la tutela per danno o smarrimento bagaglio, pagandola di conseguenza. Arrivata a Il Cairo, dopo un volo da Venezia con scalo a Roma, la signora recupera la valigia, si rende conto della manomissione e pur con tutte le difficoltà  di comunicazione del caso, riesce a compilare un modulo di reclamo all'aeroporto egiziano.

Nella bustina sparita (che il ladro probabilmente pensava contenesse gioielli o denaro) aveva messo una serie di oggetti personali e tutto ciò che non può essere tenuto nel bagaglio a mano: alcune cose sono irrimediabilmente perse, altre riesce a ricomprarle pur con enormi difficoltà  e dispendio di tempo, e spende in tutto 358,25 euro.

Una volta tornata in Italia, la signora sporge denuncia anche a Roma (al posto di Polizia interno allo scalo aeroportuale), non sapendo in quale aeroporto la valigia fosse stata aperta. L'agenzia di viaggi inoltra la pratica alla compagnia assicurativa partner ed iniziano subito i problemi. L'assicurazione, infatti, contesta la mancanza della denuncia fatta subito in area aeroportuale – il Pir – e propone un rimborso di soli 44,50 euro: la metà  del valore della valigia. A quel punto la consumatrice mestrina si rivolge ad Adico (Associazione Difesa Consumatori), il cui ufficio legale fa partire immediatamente una diffida chiedendo l'immediato rimborso della cifra sborsata dalla signora.

Il presidente di Adico, Carlo Garofolini, commenta: «Prima di sottoscrivere una polizza assicurativa, che sia di viaggio o di altro tipo, bisogna sempre leggere con estrema attenzione le condizioni di risarcimento, perché troppo spesso sono orchestrate proprio per ridurre al minimo la possibilità  del consumatore di ottenere benefici – spiega Garofolini – e nemmeno appoggiarsi a un'agenzia di viaggio garantisce al 100%. È davvero incredibile che pur di non erogare un adeguato rimborso si appellino a questioni di lana caprina, ignorando le due denunce e le ricevute delle spese sostenute di cui la signora è in possesso».

Lucio saro
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[12/10/2012]


titolo: FURTO BAGAGLIO, ASSICURAZIONE NON RIMBORSA | Signora mestrina ricorre al giudice
foto: AEROPORTO (REPERTORIO)


LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img