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FURTI NELLE AUTO IN SOSTA AGLI IPERMERCATI | Polizia arresta i due ladri dopo inseguimento

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NOTIZIE VENEZIA | La segnalazione era arrivata alla centrale operativa del 113 da parte di alcuni passanti, che avevano notato due individui armeggiare in modo sospetto attorno alle autovetture in sosta nei pressi del parcheggio del centro commerciale Leroy Merlin.
La Volante e la pattuglia del Commissariato Marghera, giungevano tempestivamente sul posto ma, alla vista dei poliziotti, i sospettati saltavano a bordo di una Lancia Y e cominciavano una precipitosa fuga.
I poliziotti, coordinandosi sul territorio, non perdevano di vista ifuggitivi: mentre una vettura manteneva l’auto in vista, l’altra pattuglia si portava in zona Rotonda Romea, nel tentativo di intercettare la Lancia Y, mentre un terzo equipaggio riusciva infine a rintracciarla in via Monzani.

Una volta bloccata l’auto, gli agenti procedevano al controllo del veicolo e degli occupanti. Grazia alle descrizioni dei testimoni oculari presenti sul posto, si riconoscevano i due giovani poco prima aprire e poi richiudere la portiera di diverse vetture, allondanandosi poi dai mezzi furtivamente.
La posizione dei due sospettati, G.S. del ’72 e M.C. dell’89 entrambi con precedenti di polizia, si è ulteriormente aggravata quando, mentre i poliziotti completavano la loro attività , sopraggiungeva al numero di emergenza 113 una nuova segnalazione di patito furto a bordo di autovettura avvenuta presso il parcheggio dell’esercizio commerciale “DECATHLON” di Marghera, ubicato a brevissima distanza dal luogo dell’intervento.

La vittima, questa volta, lamentava la mancanza del computer portatile, di una borsetta in pelle, di una ventiquattro ore contenente vari attrezzi di lavoro nonché un borsello in tela contente tutti i documenti di circolazione della propria autovettura.
Ad inchiodare i due fuggitivi, tuttavia, oltre all’evidente flagranza, hanno contribuito gli oggetti rinvenuti nella vettura usata per la fuga: forbici, taglierini e materiale da elettricista del cui possesso non sapevano fornire alcuna giustificazione ma che, invece, ha fornito loro un biglietto d’ingresso per il carcere.


[redazione@lavocedivenezia.it]

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[02/06/2013]


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