LETTERE AL GIORNALE | Si dice che i funerali laici siano delle semplici commemorazioni per ricordare la persona scomparsa. Di fatto però, i cosiddetti funerali laici diventano l’occasione per impartire ai credenti lezioni di moralità laica. Non è mai accaduto che in una celebrazione aconfessionale, i “sacerdoti” laici si esentassero dallo spargere veleno contro gli avversari dell’estinto, nonché dal decantare ai presenti la magnifiche sorti e progressive della visione atea e materialista della vita. Ai funerali della comunista atea Franca Rame
(che contraddittoriamente amava il Dio dei testi apocrifi non riconosciuti dalla Chiesa) il cliché è sistematicamente andato in scena. Da buoni nipotini fedeli agli ideali di Marx, Dario e Jacopo Fo hanno offerto ai presenti un comizio politico pregno d’odio e di rancore. E che aspettarsi di diverso? Quando non c’è Dio nel cuore, come illudersi di trovare pace, amore e gioia aggrappandosi alle miserevoli e passeggere cose di quaggiù? I funerali laici e la cremazione, che tristezza!
Gianni Toffali
Verona
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[01/06/2013]