Si è celebrato ieri l'incidente probatorio per il naufragio della nave Costa Concordia e nuove accuse sono sorte per l'ex comandante Francesco Schettino. Oltre a quanto già si conosceva perchè contenuto nella maxi perizia, si sono aggiunti altri particolari, molto gravi, probabilmente destinati a complicare la già difficile situazione di Francesco Schettino, ex comandante della Concordia.Schettino era presente ieri al teatro Moderno di Grosseto, trasformato per l'occasione in aula di giustizia. Nell'udienza si è parlato di ecoscandaglio, che è lo strumento che misura la profondità dei fondali e che emette un suono quando la vicinanza dalla chiglia della nave ad un ostacolo diventa pericolosa. Questo strumento risulta tenuto inspiegabilmente spento durante quel momento della navigazione, per poi essere acceso tre minuti dopo la collisione con lo scoglio.
A Schettino viene anche imputata la responsabilità di non aver fermato il timoniere della Concordia perchè inadeguato. Il pm, Francesco Verusio, parla di insostenibile leggerezza di questo capitano incapace di scegliere un timoniere affidabile: l'indonesiano Jacob Rusli (indagato anch'egli) non capì i comandi di Schettino che gli aveva ordinato «timone a dritta» e fece l'esatto contrario, ma risulterebbe agli atti che già durante la navigazione precedente della crociera aveva compiuto altri errori senza essere fermato.
Non fu però il timoniere indonesiano Jacob Rusli a provocare il disastro perché ormai, secondo l'accusa, la collisione era inevitabile contro gli scogli. Andranno ora approfondite le responsabilità degli altri indagati e il ruolo di Costa Crociere la sera del disastro.
Mario Nascimbeni
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[16/10/2012]
titolo: FRANCESCO SCHETTINO, EX COMANDANTE CONCORDIA | Nuove responsabilità
foto: FRANCESCO SCHETTINO (REPERTORIO)