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Le foto del degrado delle città di Roma e Firenze scattate da Massimo Cacciari durante le festività pasquali continuano a far parlare. Cacciari ha immortalato il degrado delle maggiori piazze delle due città d'arte per dimostrare che il dilagare di vù cumprà , sudiciume e disservizi vari provocati dai turisti non sono una prerogativa lagunare. Anzi. Dal confronto, a suo giudizio, la Serenissima esce vincente. Come ha riportato il Corriere della Sera Cacciari ha dichiarato "Sono stato prima a Roma poi a Firenze, e ho visto io come sono Piazza Navona e Santa Maria del Fiore. Non è vero che solo a Venezia c'è degrado, anzi le due città sono sicuramente più sporche della nostra, anche lì ci sono venditori abusivi e maleducati che buttano immondizia ovunque".
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L'annuncio aveva stupito negativamente sia i colleghi dell'amministrazione fiorentina di centrosinistra, sia quelli romani di centrodestra. Il sindaco di Roma l'ha definita un' operazione di cattivo gusto, mentre l’assessore al Decoro di Firenze, Graziano Cioni ha affermato che "I problemi non si risolvono certo facendo confronti".
Più pepata la reazione del sottosegretario ai beni e attività culturali Francesco Giro: "Consiglio a Cacciari di pensare piuttosto al ponte di Calatrava a Venezia, progettato per 4 milioni di euro e costato all'amministrazione comunale 20 milioni, privo di un percorso per i disabili e inaugurato a mezzanotte di circa un anno fa". Come in un giallo che si rispetti, arriva il colpo di scena: tutta la vicenda è stata montata dai giornalisti. Il sindaco Massimo Cacciari ha fatto infatti pervenire la seguente dichiarazione: "La solita "caciara" priva di ogni fondamento. Tengo a precisare anzitutto ai miei amici e colleghi sindaci di Firenze e di Roma che io ho inteso semplicemente affermare, con nient’altro in più che una battuta del tutto ironica e amichevole, che i problemi per la difesa del decoro e la tutela della mia città sono del tutto analoghi a quelli delle altre grandi città d’arte italiane, Firenze e Roma. Mai e poi mai, e i miei colleghi lo sanno meglio di chiunque altro, mi sono sognato in tutti questi anni di avanzare la benché minima critica all’amministrazione di altre città . Avevo invitato quei giornalisti che dedicano il loro tempo a catturare immagini-scandalo di vu cumprà , di turiste in abiti succinti o impegnate in pediluvi, ad andare a vedere come stanno le cose in altri siti storici. Sono perfettamente d’accordo con Alemanno sulla esigenza di collaborare, anzitutto per ottenere i fondi necessari per migliorare la tutela e il decoro delle nostre città . D’altra parte, questa collaborazione è in atto da tempo, attraverso protocolli già siglati. La mia ferma volontà è quella di rafforzarla. E lasciamo perdere la libido dilagante in certo giornalismo per inventare motivi di conflitto. Mai, come in questo caso, tanto inesistenti". Dante C. |