[21/02] E' stato anche il Sanremo delle ribellioni. Questa volta nulla ha potuto la scelta di mettere in vetrina "mamma-vogliamoci-bene-Clerici", la sera della finale vengono fuori finalmente i tormenti e le magagne della gara.
D'altronde era quella la vera chiave vincente della kermesse: mettere in prima linea (davanti al fuoco incrociato) una figura che ispirava tenerezza per i limiti che non faceva nulla per nascondere. Tutti hanno abbassato le armi, non si può sparare sulla Croce Rossa.
Ieri però alcuni nodi sono arrivati al pettine. Ha cominciato Paolo Bonolis, tirato continuamente in ballo per il confronto di questa annata assolutamente vincente sul piano di numeri e share rispetto alla sua dell'anno precedente. Bonolis chiarisce: "Non si possono fare paragoni tra un anno e l'altro. Non si possono confrontare i tempi di chi corre i 100 metri con quelli di chi corre i 150, altrimenti possiamo dire che Lucio Dalla è Lucio Presta".
Chiarissimo, serpeggia l'invidia.
Lei, la Clerici dai vestiti improbabili, glissa: "Non capisco cosa volesse dire Paolo, sarà stata una battuta, non ci farete litigare".Ma ci sono state poi situazioni durante la serata che non è stato possibile filtrare di rosa: più che sonori fischi della platea quando viene annunciata l'esclusione di Irene Grandi e Simone Cristicchi.Cosa mai vista inoltre, ai fischi degli spettatori si sono aggiunti quelli degli orchestranti. Musicisti e pubblico in un coro unico di disappunto da stadio quando è stata annunciata l'esclusione di Malika Ayane. Alcuni di questi professori della Sanremo Festival Orchestra si sono alzati in piedi ed hanno lanciato per aria gli spartiti. Fantastico.
La cantante si può consolare con la vittoria del premio della Critica intitolato a Mia Martini.Da segnalare, infine, i cori di buuu e di vergogna all'annuncio che il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici era passato in finale per il podio. In effetti, riascoltando voci e canzoni, qualcosa nelle votazioni non deve aver funzionato.
Risultato finale: 1° Valerio Scanu, 2° (fischiatissimo) il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici, 3° Marco Mengoni.
mario nascimbeni