Siamo giunti all’ultima giornata del girone di andata e oramai i valori delle squadre si sono ben delineati. Dato che non accadeva da un po’ però, due dirigenze hanno ben pensato di concludere nel tipico modo quando la squadra attraversa il momento di difficoltà: con l’esonero dei Mister.
Ha cominciato il Livorno del buon Spinelli che stanco di difendere Nicola ha pensato bene di sollevarlo dall’incarico.
Mi sorge spontanea una domanda: Nicola è il fautore della promozione in serie A e sta combattendo nelle zone basse della classifica come deve. Non ha ricevuto un degno sostegno dal mercato estivo e praticamente gioca con la stessa formazione dello scorso anno. Prega ogni domenica che Paulinho la butti dentro… E quello che merita l’esonero è lui?
Qui l’unico che dovrebbe farsi un esame di coscienza è il presidente, da anni non sgancia un soldo e si proclama stanco per ogni minima faccenda. Ha dichiarato che spera di rimanere in A per almeno 3 anni ma allo stesso tempo non ha intenzione di tirare fuori denari per il mercato di “riparazione”.
Se fossi il povero Capozucca (Ds. del Livorno), non saprei più dove sbattere la testa.
Domenica sera si è invece svolto il dramma di Massimiliano Allegri, esonerato da alcune dichiarazioni all’Ansa di Barbara Berlusconi (ma non si doveva occupare solo del settore marketing del Milan? Mah…), in diretta televisiva.
I giornalisti di una nota trasmissione televisiva han ben pensato di leggerle allo stesso Allegri durante l’intervista e si sono lasciati andare a applausi di congedo e toni drastici. Insomma gli hanno svolto un funerale sportivo davanti alle telecamere.
Il povero allenatore era palesemente in imbarazzo e alle domande sempre più insistenti e stupide ha risposto nell’unica maniera possibile, con le frasi di circostanza.
Quindi ora al Milan è ufficialmente conclusa l’era Allegri e comincia quella di Barbara (lo stesso Allegri era fortemente difeso sempre da Galliani) e soprattutto di Clarence Seedorf.
Insomma il Presidente Silvio Berlusconi è riuscito a liberarsi del mai sopportato Allegri e a portare il suo pupillo in panchina.
Personalmente credo che in tutto questo il più felice sia proprio Massimiliano Allegri. Si è liberato dell’insopportabile presidenza rossonera che lo ha denigrato e delegittimato agli occhi degli sportivi e soprattutto dello spogliatoio per tre anni.
Ha vinto uno scudetto e raggiunto la Champions League con una squadra indegna che molte volte sfigurerebbe nei campi di periferia e ora si trova miracolosamente a più sei dalla zona retrocessione.
Anche in questo caso l’unico che dovrebbe esonerarsi è Berlusconi padre che, da anni ormai non fa più un mercato degno di questo nome e costringe i propri tifosi ad assistere a partite imbarazzanti come quella di Sassuolo.
Inoltre far esordidire Seedorf in questo momento, a stagione cominciata e praticamente già compromessa con giocatori non voluti da lui e in parte oramai bolliti è un ottimo sistema per bruciargli la carriera da allenatore.
Il buon Clarence (ottima persona, allenatore da sempre in campo e probabilmente anche fuori), meritava un esordio migliore. Soprattutto con un po’ di gavetta e iniziando una stagione dal principio.
L’eterno secondo Tassotti non meritava davvero una occasione almeno come traghettatore?
Per chiudere il capitolo delle grandi dirigenze, passiamo a quella dell’Inter. Sento che la presidenza Indonesiana è già contestata per l’immobilismo sul mercato di questi giorni e addirittura sulla sua assenza di uomini vicino alla squadra, visto che al momento l’unico che si presenta al campo di allenamento è Moratti.
Al di la del fatto che lo stesso Moratti è Presidente onorario, come si può pretendere che una nuova società si instauri all’interno di una “azienda” nel giro solamente di qualche mese?
Thohir non ha al momento ancora nessuno dei suoi uomini nell’Inter, sta lavorando con quelli di Moratti e deve quindi per il momento procedere a piccoli passi.
Inoltre il mercato è appena cominciato e non mi sembra che le altre squadre abbiano acquistato o effettuato chissà quali affari.
Questo è e sarà sicuramente una stagione di transizione per i Neroazzurri e il vero calciomercato Indonesiano sarà quello di giugno 2014. Solo allora si potrà giudicare l’operato di questo magnate.
E’ cominciato quindi il mercato da circa dieci giorni ma al momento non si sono visti movimenti. L’unico è quello di Nainggolan alla Roma, il prossimo sarà quasi sicuramente quello di Jorginho dal Verona al Napoli e poi di Matri dal Milan alla Fiorentina.
Una riflessione la merita proprio la valutazione dell’italobrasiliano dell’Hellas Verona: circola l’offerta di settemilioni e mezzo di euro più due e mezzo per la valorizzazione. Sinceramente ridicola.
Con quale criterio malato e contorto i presidenti valutano i giocatori? Il buon Verratti fu venduto in Francia per quindici milioni di euro, senza che avesse nessuna esperienza in serie A e con solamente un buon campionato nei cadetti. Come è possibile? Lo stesso Nainggolan è costato ai Giallorossi settemilioni e mezzo per la metà per non parlare ad esempio dei dodici spesi dal Milan per Matri.
Possibile che uno come Jorginho, con ottimi campionati in C, B e ora anche in serie A (migliore in campo nell’immeritata sconfitta veronese con il Napoli di domenica), sia valutato dieci milioni scarsi?
La verità è molto semplice, il mercato lo fanno i procuratori e la cessione di futuri campioni a società italiane è infruttuosa. Solamente in Inghilterra, Spagna e Russia pagano ed è la che bisogna cedere.
Matia Cagalli
[14/01/201]
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