VENEZIA | Chissà quante bocche si sono aperte in questi anni per farsi curare i denti. Bocche di lidensi che ignoravano che quel medico in camice bianco e con tutta l’attrezzatura di qualunque dentista, in realtà , era solo un impostore, privo di una laurea. Eppure da anni esercitava indisturbato al Lido di Venezia. Lo “specialista”, un quarantenne veneziano, è stato denunciato dai finanzieri del I Gruppo di Venezia della Guardia di Finanza veneziana per esercizio abusivo della professione medica.
L’uomo, aveva ricavato in uno scantinato una stanza adibita a studio dentistico, con tanto di lettino medico, strumenti chirurgici, medicinali, anche di tipo anestetico, radiografie di pazienti, nonché bigliettini da visita ed agende nelle quali prendeva nota delle visite passate e future. Inoltre, lo scantinato che ospitava lo “studio dentistico”, ovviamente privo delle previste autorizzazioni sanitarie, era talmente angusto e fatiscente, da violare le più elementari norme igieniche e di sicurezza.
Numerosi i pazienti che da anni si rivolgevano con fiducia all’uomo per ottenere cure dentali a prezzi concorrenziali: tra i clienti del sedicente dentista molti hanno riferito di essere in cura da lui “da sempre” specificando inoltre che l’uomo è “il dentista di famiglia”.
Ora al vaglio delle Fiamme Gialle c’è anche la posizione fiscale del soggetto denunciato, in quanto dalla numerosa documentazione extra-contabile sequestrata sembra che l’attività di falso dentista, portata avanti già da alcuni anni, avrebbe permesso al veneziano di incassare circa mezzo milione di euro e tutti, ovviamente, in nero, cioè senza mai aver dichiarato un euro al fisco.
Le attrezzature medico-odontoiatriche poste sotto sequestro, di buona qualità e di un valore economico di decine di migliaia di euro, anziché essere distrutte potranno, su eventuale parere concorde dell’autorità giudiziaria competente, essere devolute ad associazioni mediche umanitarie.
Lucio Saro
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[19/04/2013]