Falso chirurgo estetico (aveva la terza media) arrestato a Marghera. Si tratta di Matteo Politi, 43 anni, noto anche con il nome di Luigi dopo aver cambiato identità. Il sedicente chirurgo è stato arrestato oggi a Marghera (Venezia) dai Carabinieri. Il fermo oggi in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie romene.
Matteo Politi è accusato di aver commesso una serie di reati legati alla sua attività di finto chirurgo estetico, che ha svolto per mesi in Romania.
Politi aveva solo la licenza di terza media, come è stato accertato, ma il titolo gli è bastato per spacciarsi per un chirurgo estetico con esperienza di oltre 15 anni.
L’uomo ha truffato sia l’Azienda Sanitaria Locale (Usl) che clienti stranieri, compresi quelli provenienti da Hong Kong. Tuttavia, è stato il sistema legale romeno a emettere un mandato di arresto europeo contro di lui.
Le manette sono infatti scattate su richiesta dell’Autorità Giudiziaria romena, che richiede l’espiazione di 3 anni e 4 mesi di reclusione in relazione all’esercizio abusivo della professione medica in quel paese.
Secondo la magistratura romena, tra il marzo ed il dicembre 2018, l’uomo si sarebbe finto medico, inducendo in errore 9 vittime riguardo alla sua qualità di specialista in chirurgia plastica estetica, usando un nome contraffatto ed eseguendo interventi in cinque strutture sanitarie a Bucarest, ottenendo profitti per decine di migliaia di euro.
Gli accertamenti successivi hanno permesso di verificare che poi aveva trovato impiego in una struttura alberghiera a Mestre. Oggi è scattato l’arresto a Marghera. Politi è stato dunque portato in carcere, in attesa delle procedure di estradizione.
Il suo caso è stato reso ancora più noto per il fatto che aveva ingannato dirigenti di sei strutture Usl in quattro diverse regioni italiane, facendosi passare per un esperto di “cosmetic and aesthetic medicine”. In precedenza, era stato denunciato per esercizio abusivo della professione medica, ma ciò non aveva impedito al falso medico di continuare la sua attività fraudolenta, creando notevoli problemi, tra l’altro, a un omonimo, un vero medico completamente estraneo alla vicenda.
Politi si era costruito una falsa reputazione nel campo della medicina estetica, convincendo cliniche in vari paesi a beneficiare dei suoi supposti talenti, supportato da documenti contraffatti. Tuttavia, alcuni colleghi medici romeni avevano notato incongruenze nel suo comportamento e ne erano sorte perplessità deontologiche, così avevano segnalato l’inganno alle autorità giudiziarie del loro paese, portando alla luce la truffa e conducendo alla condanna e al mandato di arresto internazionale.
Se ha truffato le Ulss italiane pensiamo cosa possono fare quelli assunti a chiamata dalle Cooperative, mandati a operare in medicina d’emergenza nei pronto soccorso. Non dimentichiamo che da noi chi assumeva medici a chiamata per il pronto soccorso aveva un diploma alberghiero. Ci sarà ancora? Tutta colpa della mancata autonomia?