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ESIBIZIONISTA AL SUPERMERCATO | Si masturba tra gli scaffali

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Immaginate di recarvi al 'Super' per comprare quello di cui avete bisogno e di trovare tra gli scaffali un uomo intento a farsi vedere mentre 'fa quelle cose lì'. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile Carabinieri di San Donà  di Piave hanno denunciato, in stato di libertà , I.B., 48enne di Fossalta di Piave, poiché colto mentre era proprio intento a compiere atti osceni all’interno del supermercato del centro commerciale “Piave” di via Iseo, a San Donà .
Erano circa le 16.30 quando due militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di via Carbonera si trovavano, fuori servizio, all’interno del supermercato a parlare con un addetto allavigilanza, quando una dipendente aveva segnalato che poco prima, una cliente che stava percorrendo con il suo carrello il reparto casalinghi, per ben due volte, si era trovata di fronte un uomo che aveva aperto la cerniera dei pantaloni e aveva iniziato a masturbarsi.

La donna in un primo momento si era allontanata, ma l’uomo non ha voluto desistere e l’aveva seguita continuando nei suoi atti osceni. L’involontaria spettatrice si è così rivolta ad una dipendente, che ha chiamato l’addetto alla vigilanza utilizzando il sistema di comunicazione interno. Alla notizia di quanto accaduto alcuni istanti prima, i militari, tra cui l’attuale comandante dell’Aliquota Radiomobile, e l’addetto alla vigilanza si sono coordinati con l’intenzione di aggirare l’individuo che stava compiendo gli atti osceni. Recatisi quindi nel reparto casalinghi lungo due corsie parallele, i due carabinieri si sono visti arrivare di fronte l’uomo che stava fuggendo, inseguito dalla guardia giurata, ancora con le parti intime esposte in bella vista.
Bloccato e fatto ricomporre, il fossaltese è stato accompagnato nella sede del comando di Compagnia per l’espletamento delle procedure di rito e quindi denunciato in stato di libertà  per il reato di atti osceni.
Ora rischia una pena che prevede la reclusione da un minimo di tre mesi ad un massimo di tre anni.

Laura Beggiora
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[23/01/2013]


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