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ESAME DEL SANGUE SENZA AGO | Bisognerà  ‘ascoltare’ le cellule

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Il suono prodotto dal cambio della forma del globulo rosso, permetterà  di capire lo stato di salute del nostro sangue: «E' come un microfono, ascoltiamo quello che accade».

NOTIZIE MEDICINA | Mai più paura della siringa che buca la pelle per il classico esame del sangue? Forse.
Un gruppo di ricercatori della Ryerson University di Toronto, i cui risultati sono stati pubblicati sul “Biophysical Journal”, ha ipotizzato che utilizzando una forma avanzata di ecografia fotoacustica, si può rilevare la condizione delle cellule del nostro sangue senza dover far ricorso alla puntura.
Normalmente i globuli rossi hanno una configurazione concava, una sorta di fossetta al centro. Quando uno di essi si ammala cambia forma. Attraversol'emissione di onde sonore ad alta frequenza si è riusciti ad avere delle dettagliate immagini delle cellule sanguigne e capire, quindi, se esse erano sane o meno.
«E' come un microfono – afferma con orgoglio Michael Kolios, autore dello studio e professore di fisica alla Ryerson- Ascoltiamo quello che accade».
Una goccia di sangue, infatti, viene posta su un microscopio che ne cattura il suono prodotto. Si spara poi un raggio laser concentrato sui globuli che, assorbendone l'energia, la rilasciano sotto forma di onde sonore.

Il passo successivo per i ricercatori sarà  di ottenere informazioni dai punti in cui i vasi sanguigni sono accessibili, come il braccio, evitando di osservare, come si fa ancora adesso, i globuli rossi dal vetrino.
Nonostante la scoperta abbia un limite, l'immagine prodotta non riesce ancora a rilevare i cambiamenti a un livello tale da identificare per bene le malattie, questo è un grande passo per la scienza e che, in un futuro, potrebbe permettere l'individuazione in tempistiche molto più brevi di disfunzioni anche gravi, come il tumore.

Sara Prian
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[09/07/2013]


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