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Emergency a Venezia. Orsoni: ‘Così attireremo a Venezia cittadini nuovi e non semplici turisti’

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orsoni e gino strada emergency a venezia

Emergency a Venezia in pianta stabile, grazie al nuovo insediamento alla Giudecca. La nuova sede della onlus di Gino Strada ha una sede ‘operativa’ e di coordinamento. La Giunta comunale di Venezia ha infatti deliberato la concessione per nove anni ad Emergency ong onlus dell’utilizzo dell’ex Cnovm alla Giudecca e la consegna dei primi spazi, il piano terra, è avvenuta oggi nel corso di una conferenza stampa.

“E’ un’iniziativa – ha detto il sindaco Giorgio Orsoni – che ritengo molto importante per la città, non solo simbolica, ma anche nel concreto, in quanto molto rilevante nella logica di
favorire insediamenti di alto livello non solo locale, ma con ricadute internazionali e in settori di grande respiro che sono nel dna della città, come la promozione di diritti umani e la solidarietà, che da sempre abbiamo promosso qui. Quando Gino Strada, che è molto affezionato a questa città e ne è anche residente, ad un certo punto mi ha esposto la possibilità di creare una base operativa stabile di Emergency a Venezia, l’ho subito considerata un’occasione da non perdere per una città che vuole aprirsi sempre più al mondo, nella logica di mantenersi viva con qualcosa di più e di diverso dalla sola dimensione turistica, pur senza rinnegarla. Perché non dobbiamo mai arrenderci al fatto che la città diventi solo questo: Venezia deve reagire in modo fermo, attirando iniziative culturali e sociali di altro tipo. E questa mi sembra un’importante occasione per dimostrare che si vuole andare in questa direzione: solo così attireremo a Venezia cittadini nuovi e non semplici turisti”.

“Sono molto affascinato dall’idea – ha spiegato Gino Strada – che Venezia diventi la capitale dei diritti umani e della pace, perché credo che ne abbia tutti i requisiti. Questa è un’opportunità straordinaria per far conoscere il nostro lavoro che, in vent’anni, ci ha permesso di curare bene e gratis più di sei milioni di persone, anche se, con più risorse, di certo potevamo fare di più. Trovare un palcoscenico internazionale per far conoscere il nostro lavoro ci permetterà di aiutare le persone e non far dimenticare i principi etici di fondo. Cosa faremo? Il processo durerà qualche anno, ma partirà dalla creazione qui di un coordinamento di tutto il programma sanitario di Emergency in Italia, che, dopo i primi
poliambulatori di Palermo e Marghera, sta letteralmente esplodendo di fronte al bisogno sanitario crescente e, come progetto molto ampio, ha quindi bisogno di un coordinamento. In
secondo luogo, vi organizzeremo corsi di formazione e reclutamento di personale internazionale, oltre ad avere la possibilità da subito di far meglio conoscere un’ong italiana apprezzatissima tra gli addetti ai lavori all’estero e, in tal senso, Venezia è il palcoscenico ideale. Successivamente, pensiamo anche di mettere man mano in piedi, con l’aumento delle occasioni a disposizione, un programma culturale su questi temi, attirando un turismo di nicchia con una coscienza sociale”.

I programmi prevedono occasioni di impiego crescenti, inizialmente il personale stabilmente impiegato a Venezia da Emergency sarà composto da una decina di persone.

Redazione

[24/03/2014]

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