Il deputato DA VILLA ha dichiarato che: “anche l’emendamento del M5S, che si proponeva realmente lo scopo di “salvare” lo stipendio dei 3000 circa dipendenti comunali di Venezia, è stato dichiarato “improponibile” ex art. 97 comma 1 del Reg. del Senato.
Il comportamento tenuto dal Presidente Grasso è alquanto dubbio posto che uno dei temi toccati dal Decreto Legge era “disposizioni di carattere finanziario indifferibili finalizzate a garantire la funzionalità di enti locali”: ne consegue che il nostro emendamento poteva trovare tranquillamente ospitalità in quella sede.
Come avevamo avuto modo di dire precedentemente, l’emendamento del senatore Casson non avrebbe sortito comunque lo stesso effetto per i dipendenti comunali poiché basato su una semplice interpretazione estensiva che, in futuro, la Corte dei Conti avrebbe potuto ben rovesciare chiedendo la restituzione, ai dipendenti comunali, di tutti i soldi indebitamente percepiti.
Le accuse che ora il PD locale muove al Parlamento sono peraltro, a dir poco, imbarazzanti. Orsoni, la sua Giunta e i consiglieri comunali di maggioranza dovrebbero chiedere scusa alla città per la loro mala gestio e per quella dei loro predecessori. Dopo le scuse pretendiamo le dimissioni immediate di tutti.
GRILLIVENEZIA
[21/02/2014]
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