Chissà che cosa ne diranno i tedeschi che ci hanno sempre guardato dall’alto verso il basso. La Germania, locomotiva d’Europa, ha visto abbassaresi il Pil nel secondo trimestre dello 0,2% a fronte del -0,1% delle stime.
Se la cava un po’ meglio la Francia che si conferma solo in stagnazione.
Se poi vogliamo sottolineare le difficoltà della zone con l’Euro unificato, basta guardare il Pil dell’Eurozona che si ferma: crescita zero su base trimestrale, mentre va meglio per l’Europa a 28 Paesi, che nel secondo trimestre ha messo a segno una crescita dello 0,2%.
Da Bruxelles arrivano segnali di cautela, mentre si ribadisce l’importanza dell’attuazione delle riforme in quanto i Paesi che le hanno portate a termine hanno registrato una crescita più marcata rispetto a quelli che non le hanno realizzate.
Bene Spagna e Portogallo, che nel secondo trimestre sono cresciuti dello 0,6%, in miglioramento Olanda e addirittura la Grecia (sempre sotto programma di salvataggio).
Paolo Pradolin
15/08/2014
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