Cos’è Jelly? Una nuova applicazione per smartphone che offre risposte e mette le conoscenze in rete. Come?
Sfruttando i social network come Twitter e Facebook attraverso degli algoritmi. Sul blog ufficiale di Jelly il suo creatore, Biz Stone (cofondatore di Twitter) spiega che l’idea è partita dall’assunto “se hai una domanda, c’è sicuramente qualcuno là fuori che sa la risposta”. Infatti, l’applicazione mette in rete chi utilizza lo stesso servizio: si possono fare domande e fornire risposte, “guadagnando” biglietti di ringraziamento .
Jelly ci conosce. Nel senso che l’applicazione sceglie quali domande mostrare ad ogni utente attraverso un algoritmo, che dovrebbe diventare sempre più preciso, per collegare le domande ai fruitori del servizio in base alla pertinenza delle loro abitudini, conoscenze ed esperienze.
Jelly funziona così: si installa l’applicazione, disponibile per iPhone e per gli smartphone che usano il sistema operativo Android, si collega il servizio ai propri profili Twitter e/o Facebook e da quel momento si possono inviare domande cliccando sull’icona in alto a destra della macchina fotografica, oltre a scattare foto, evidenziare dettagli e inserire link che accompagnano e meglio descrivono il quesito.
Nella schermata principale l’applicazione elenca le domande degli altri utenti. Se non si conosce la risposta o non si è interessati a rispondere si fa scorrere la scheda con la domanda verso il basso per aggiornare e far comparire le nuove domande.
Il sistema permette inoltre di accumulare biglietti di ringraziamento per le risposte date, che dovrebbe incentivare gli utenti a fornire esclusivamente risposte pertinenti alle domande.
Giorgia Pradolin
[09/01/2014]
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