Ebola non esiste, questo il grido di guerra che ha accompagnato la strage di otto persone uccise a colpi di pietra e machete Era un team di operatori sanitari e giornalisti incaricati di «educare» sulla natura e sulla prevenzione del virus. 21 i feriti sopravissuti.
Ebola non esiste, però continua a fare vittime, in maniera diretta e indiretta: i corpi degli operatori sono stati ritrovati nel villaggio di Wome, tre avevano la gola squarciata. Unica sopravissuta, una giornalista che è riuscita a nascondersi mentre sentiva le urla degli inseguimenti, delle torture e delle morti atroci.
In Guinea in molti pensano che il virus Ebola sia un’«invenzione dei bianchi» per uccidere i neri, così la squadra è stata accolta come un’avversaria di guerra.
Il team era composto anche di operatori sanitari africani, ma questo non ha fermato la furia omicida: c’è la convinzione che la corruzione regni sovrana.
Nei villaggi dove si vive di pastorizia e magri raccolti non si vuole credere a Ebola, e in fondo se davvero dovesse essere un virus che non perdona, è meglio non saperne niente.
Lo scorso mese erano scoppiati violenti scontri, sempre in Guinea, quando un team di medici che stavano disinfettando un mercato era stato accusato di «spargere apposta il virus».
Redazione
19/09/2014
Riproduzione vietata