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E se la Nazionale va male? Tanto poi va tutto a… Di Mattia Cagalli

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brasile proteste contr mondiali

Il Campionato del Mondo di calcio è cominciato e sono iniziati anche i post e le lamentele deliranti sui social network.

La gente borbotta e si erge a qualunquista populista della prima ora, anche alcuni politici hanno praticato l’ovvietà nelle loro pagine personali.

Più o meno questi post recitano tutti così “Ora che ci sono i mondiali i problemi degli italiani, dei giovani dei disoccupati e del governo spariscono”. Davvero, complimenti per questi messaggi utili all’umanità.

Sinceramente non ho mai capito perché ogni qual volta comincia un mondiale, spuntano questi ipocriti che vogliono distinguersi dalla massa. Poi nel caso la Nazionale vincesse la Coppa, sono i primi a gettarsi nella fontana con le lacrime di gioia.

Siamo bravi a fare i moralizzatori, a puntare il dito e a nasconderlo ma in certi ambiti non è comprensibile questo filosofeggiare con le ovvietà. Ci si sente più bravi? Più intelligenti a dire “Io non seguo il mondiale? Il calcio mi fa schifo?”.

Cosa serve apparire “diversi” agli occhi della gente? Come se il fatto di non vedere delle partite, risolvesse la disoccupazione, la povertà nel mondo e rendesse i politici italiani improvvisamente onesti!

Seguire o meno una competizione sportiva, non modifica le sorti del Mondo e colpevolizzare chi ha una passione, è decisamente ridicolo. Chi sale su questo carro dell’ipocrisia ogni quattro anni, dovrebbe impegnare molto meglio il suo tempo… Politici compresi.

Un discorso simile possono farlo gli abitanti del paese ospitante che, anche in modo violento stanno protestando.

Le spese pazze per l’organizzazione di una manifestazione di tale portata, fa a pugni con la condizione della maggior parte della popolazione brasiliana.

Solitamente il benessere che un mondiale porta alla nazione è generalizzato ma le differenze sociali del paese carioca e il contrasto delle favelas, accanto ai mega resort è troppo imponente.

Si arricchiranno quelli che già lo sono e i poveri rimarranno tali; un agente del servizio di sicurezza guadagna di media 250 euro al mese, praticamente non può permettersi nemmeno un biglietto per una partita. I prezzi infatti sono rapportati allo standard Europeo.

Il calcio dovrebbe essere sport e lo sport dovrebbe essere festa ma come possono festeggiare quelli che arrivano a malapena a domani?

Le uniche che si rallegrano veramente del mondiale sono le prostitute; con la massa di tifosi e turisti che il calcio porterà, aumenteranno per loro stessa ammissione i guadagni.

I bordelli mandano le ragazze ai corsi di inglese per accogliere e comunicare meglio con i clienti ma con gli italiani non avranno problemi. La lingua italiana è quella che conoscono meglio, il turista italico infatti è quello che pratica maggiormente il turismo sessuale.

Comunque vada, anche se la Nazionale dovesse uscire al primo turno, i nostri tifosi sapranno sempre come passare il resto delle vacanze… Sappiamo sempre farci riconoscere.

Mattia Cagalli

[12/06/2014]

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