NOTIZIE MONDO | Si è spento il 2 luglio, a 88 anni, per un'insufficienza renale Douglas Engelbart, l'inventore del mouse. Nell'epoca del touch screen e dei notebook Engelbart si ricorda ancor oggi per aver dato vita ad una serie di rivoluzioni in campo tecnologico, tanto da avere ben 21 brevetti che portano il suo nome. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70 ha fatto diventare realtà quello che sembravano semplici fantasie: lo sviluppo degli ipertesti, la creazionedi reti tra computer, le prime interfacce grafiche anche per la mail.
“Tecnologia per il controllo con la mano di un indicatore di posizione su una qualsiasi superficie che gestisce un cursore su uno schermo a tubo catodico”. Il giro di parole che si legge sul brevetto, per noi è semplicemente il “mouse”, fan capire quanto all'epoca l'invenzione fosse innovativa e complessa.
Il primo mouse, ispirato ad un planimetro (strumento utilizzato dagli ingegneri ndr), era di legno, con tre tasti e permetteva lo scorrimento sullo schermo grazie a due ruote perpendicolari, sostituite poi con una sfera.
Ridurre Douglas Engelbart solamente all'invenzione del “topolino” sarebbe però un errore. Per l'informatica infatti, l'uomo, il 9 dicembre 1968, presentò al mondo, attraverso uno dei primi modem, l'Abc di quella che poi è diventata l'informatica moderna. Il racconto utopico venne mostrato attraverso proprio quel primo mouse in legno.
Eppure si dovettero aspettare gli anni Ottanta perché un mouse venisse incluso in un pc e Engelbart non ricevette mai nessun riconoscimento per la propria invenzione: il brevetto scadde nel 1987 prima che diventasse di uso comune.
Sara Prian
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[05/07/2013]