[21/02] Sin dalla notte dei tempi chi ha avuto l’accesso nelle stanze del potere, ha più o meno “approfittato” delle circostanze.
Quando poi gli accessi riguardavano la cosa pubblica, la tentazione di attaccarsi alle mammelle di mamma stato, era (ed è) ancora più forte.Paesi comunisti, docet! Sociologi e psicologi hanno spiegato e giustificato l’”appetito” per dio mammona, attribuendo l’origine del “male” a cause esteriori. Medesima teoria sociologica, venne applicata alle masse per spiegare la genesi della violenza, della disonestà e dell’ingiustizia.
Il primo teorizzatore di tale colossale panzana fu Rousseau con la famosa teoria del buon selvaggio. L’illustre padre dell’illuminismo, sosteneva che l’uomo nasce buono e che diventa “cattivo” in forza dei condizionamenti sociali.
Giustificazioni troppo comode! La dottrina cattolica, che notoriamente si regge sulla ragione e non sulle ideologie, con le parole dell’evangelista Marco afferma che “Non c’è nulla fuori dell’uomo che entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male”.Molte delle moderne ideologie hanno questo presupposto: poiché l’ingiustizia viene da fuori, affinché regni la giustizia e l’onestà , è sufficiente rimuovere le cause esteriori che ne impediscono l’attuazione. In realtà questo modo di pensare è ingenuo e miope.
L’ingiustizia frutto del male, ha origine nel cuore umano dove si trovano i germi di una misteriosa connivenza con il male. L’uomo, è reso fragile da una spinta profonda che lo mortifica nella capacità di entrare in comunione con l’altro.
Sempre la dottrina cattolica, spiega l’”inclinazione” degli esseri umani a ripiegarsi su se stessi, ad affermarsi sopra e contro gli altri, con il concetto di peccato originale. Peccato d’origine che si può sconfiggere con il viatico dei sacramenti messi a disposizione dalla chiesa stessa.
Ecco perché, checché ne dica l’ideologia laica, è difficile, se non impossibile, rimanere dei buoni cittadini e degli onesti amministratori, se non si entra in comunione con Dio.Gianni Toffali Verona