Il progresso sta per varcare un’altra soglia fino a ieri impensabile.
Amazon attraverso droni volanti consegnerà i suoi pacchi in 30 minuti dall’ordinazione.
La notizia è stata accolta con incredulità e qualche sorrisetto di compatimento, ma l’idea sembra seria e non impiegherebbe molto a realizzarsi.
Lui è Jeff Bezos, l’uomo che ha ‘inventato’ l’ecommerce (le vendite online) e gli ebook (i libri digitali) col suo Kindle, e avrebbe fondato, e massicciamente finanziato, una segretissima impresa spaziale: la Blue Origin, che da tredici anni cerca di mettere in orbita astronavi private.
Jeff Bezos, intervistato da Charlie Rose della Cbs per la trasmissione 60 minutes, domenica sera ha fatto l’annuncio: ha mostrato il filmato dei prototipi di «octopter» — un drone-elicottero con otto pale rotanti capace di sollevare pacchi di dimensioni e peso limitati — già impegnati in voli sperimentali. I droni trasportano i plichi in una piccola stiva di plastica. Già scelto anche il nome del nuovo servizio, «Amazon PrimeAir», stampato in bella vista sulla carlinga del mini-velivolo telecomandato.
Bezos riconosce che ci sono problemi tecnici e regolamentari da risolvere. «Ce la possiamo fare in quattro anni» azzarda il fondatore di Amazon che di recente è diventato anche editore, con l’acquisto del Washington Post. Di sicuro c’è molto da lavorare. Bisogna rendere sicuri, precisi e affidabili i droni, ma va anche creato un sistema logistico capace di evadere in pochi minuti un ordinativo: trovare l’oggetto richiesto nel magazzino Amazon più vicino, caricarlo su un drone e volare all’indirizzo del cliente. Quest’ultima fase richiede autorizzazioni della Faa, l’ente per la sicurezza del volo, che non sarà facile ottenere.
Redazione
[03/12/2013]
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