Un altro arresto connesso con il contrasto alla diffusione degli stupefacenti utilizzato per lo sballo di fine settimana è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Donà di Piave. I militari avevano raccolto alcuni elementi indiziari che identificavano un giovane, residente a Musile di Piave, quale autore di alcuni episodi di spaccio di sostanze stupefacente, per lo più droghe sintetiche e marijuana, utilizzate in genere durante il fine settimana da coloro che cercano lo sballo nei locali notturni della zona e del Trevigiano.
L’attività avveniva per lo più nelle vicinanze degli esercizi pubblici della centrale via Ancillotto e in piazza IV Novembre, davanti alla stazione degli autobus di San Donà. Per tale ragione avevano iniziato a seguire i movimenti del ragazzo da alcuni giorni e, anche nel pomeriggio di ieri, era in atto un servizio di pedinamento e controllo nei confronti dello stesso.
Verso le 16, quando gli operanti hanno notato transitare lungo la via Argine San Marco di Musile di Piave l’autovettura del sospettato, una Hunday Atos, alla cui guida si trovava un altro giovane, i militari l’hanno seguita fino ad arrivare davanti all’abitazione del musilense, ritenendo che stesse rientrando dopo un viaggio di approvigionamento di stupefacente. Il forte nervosismo manifestato dagli occupanti del veicolo, ma anche il forte odore di cannabis che usciva dallo stesso, ha convinto i militari a procedere con una perquisizione che ha consentito il rinvenimento di mezzo grammi di oppio e 4 grammi di marijuana addosso a Alberto C. e 4 grammi di oppio, nonché mezzo grammo di marijuana, trovati addosso a E.A., un 22enne, anche lui di Musile di Piave, ma al momento senza fissa dimora essendo da alcuni giorni rientrato dall’estero.
Nell’abitazione di Alberto C. è stato trovato ulteriore stupefacente di natura sintetica e sicuramente molto più pericoloso dei cannabinoidi che aveva addosso. Nell’armadio della camera da letto, infatti, il giovane aveva nascosto 200 “francobolli” intrisi di LSD, 12 grammi di analoga sostanza in cristalli e ancora tre flaconcini che contenevano sempre LSD in forma liquida, per un volume complessivo di 250 ml.
Cercando tra gli effetti personali i militari hanno ritrovato anche una confezione in cellophane che conteneva quattro agglomerati di sostanza vegetale, per un peso complessivo di 10 grammi, identificata per “Datura Stramonium”. Si tratta di una pianta che, per le sue caratteristiche allucinogene, viene denominata “erba del diavolo” e rientra tra le sostanze riportate nella tabella degli stupefacenti.
Alla luce di quanto emerso l’uomo è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre E.A. per lo stesso reato è stato denunciato in stato di libertà.
