Dnipro – Inter 0-1 per l’esordio europeo dei nerazzurri.
Risultato importante fuori casa in una partita difficile ma gestita con grande lucidità.
L’Inter è concreta, resiste agli urti del Dnipro e porta a casa una vittoria più che meritata.
Dnipro, spinto dal pubblico dell’immenso stadio Olimpico di Kiev, che ha messo in campo un bel concetto di calcio pur di sovrastare i nerazzurri. Agonismo, tecnica incerta ma bel repertorio di colpi proibiti, con la condiscendenza di un arbitro chiaramente condizionato dal fattore campo, colpisce duro prima di cominciare a vedere qualche giallo. Addirittura nella stessa azione: ammonizione risparmiata e subito dopo rigore non dato per chiaro fallo di mano volontario di Mazuch in area.
Non importa.
L’Inter europea 2014-2015 ha le idee chiare. Ha imparato la lezione: sa cosa vuol dire soffrire, resistere e soprattutto sa come colpire quando agli avversari si piegano le gambe.
Il gol è di D’Ambrosio a metà ripresa e chiude una gara che non ha offerto un grande spettacolo, ma che ha fornito una prova di solidità e di maturità. Basti pensare al dato: quinta partita su cinque senza subire gol.
Migliore in campo: Vidic, perché ha dato forza alla difesa in modo che l’ingresso di un secondo attaccante (Osvaldo) ha permesso la strategia vincente.
Mazzarri a fine partita: «Nella ripresa abbiamo trovato maggiore scioltezza. La scelta di mandare in campo Osvaldo è nata anche dalla volontà di cercare con forza il successo. La squadra ha dimostrato di essere solida; ha rischiato pochissimo e ha costruito parecchio. L’importante è che tutti si facciano trovare pronti, perché la stagione è lunga e ci sarà spazio per tutti»
Roberto Dal Maschio
19/09/2014
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