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Diritti calcio in tv, oggi ultima chiamata

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Diritti calcio in tv oggi ultima chiamata

Un’altra giornata passata senza nessuna decisione presa. Il braccio di ferro tra Sky e Mediaset – con arbitro la Lega – non assegna ancora vincitori.
Diritti calcio in tv: tutto rinviato ancora. A qundo? A mezzogiorno di oggi.
Questo sarà il termine ultimo oltre al quale non si può proprio andare.

In ballo ci sono le trasmissioni tv delle partite di Serie A del triennio 2015-2018. Adriano Galliani spiega: «Se si rifà il bando si può cambiare tutto, le cifre, i pacchetti, le composizioni». Non vogliono parlare i presidenti dei club, tranne qualche eccezione. In ballo c’è oltre un miliardo di euro, un bell’incasso se tutto filasse liscio (per alcune squadre i diritti rappresentano oltre il 50% dei ricavi).

Secondo alcune voci, la Lega Calcio sperava di vedere i principali protagonisti, cioè Sky e Mediaset, trovare un accordo pre-assegnazione. Avrebbe consentito ai club di massimizzare gli introiti senza strascichi legali. Ora non c’è più tempo, anzi le due aziende se le sono date di santa ragione in questa battaglia fatta ad un certo momento di comunicati pubblici.

la situazione di ieri racconta che Fiorentina e Roma fossero contrarie e la Juventus alquanto dubbiosa sulla decisione di assegnare a Sky – secondo l’indicazione dell’advisor Infront per massimizzare i ricavi – le partite delle 8 squadre principali da trasmettere sul digitale terrestre, a Mediaset gli stessi match ma per piattaforma satellitare, e sempre al Biscione anche le partite delle altre 12 squadre.

Sky rivendica di avere fatto le offerte maggiori per le partite delle 8 squadre principali su entrambe le piattaforme e il principio che l’offerta più alta vince. Mediaset, invece, sostiene che assegnare a un unico operatore pay le 248 partite delle otto squadre di serie A che da sole rappresentano oltre l’86% dei telespettatori tifosi italiani è quello che la legge, le autorità regolamentari e la stessa Lega Calcio hanno sempre voluto impedire a difesa dei consumatori e della concorrenza.

Diritti calcio in tv, oggi ultima chiamata, ma a quanto pare, il bando era fatto male, tale per cui un’empasse di questo tipo poteva crearsi, e questo sta facendo irritare più di qualche presidente di serie A, che vorrebbe eliminare il rischio di ricorsi che prevedono tempi giudiziari e mettono magari a rischio il calendario.

Redazione

[26/06/2014]

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