Tagli sugli stipendi dei dipendenti comunali: tutto per aria. Ieri mattina la giornata è cominciata con l’assemblea dei lavoratori che rischiano di veder tagliati ogni mese, in varie quote, fino a duecento euro dal loro stipendio. La speranza resta agganciata a quell’emendamento che attenua le sanzioni per l’uscita dal patto di stabilità del Comune, a parole promesso a Orsoni che si era impegnato in questo senso, nei fatti non semplice da ottenere.
La tensione tra i lavoratori, intanto, è alle stelle. Nel pomeriggio c’è stato l’incontro tra parti sociali, rsu e amministrazione, ma è finito bruscamente e imrovvisamente prima del tempo. «Stavamo per firmare un accordo quando il direttore generale Marco Agostini ha lasciato la sala», ha spiegato Sergio Chiloiro, segretario della Cgil funzione pubblica.
L’intesa prevedeva il pagamento di tutto lo stipendio anche nel mese di febbraio e la ripresa dei servizi, al momento congelati in attesa di capire cosa succede a Roma. «Mai successa una cosa simile».
I sindacalisti si sforzano per coinvolgere i lavoratori: «Non facciano solo documenti di solidarietà, serve una forte azione politica», ma molti di loro sono sfiduciati. Per questo una parte dei lavoratori si è costituita in un Comitato di base.
Su una questione ieri sono stati tutti d’accordo: la produttività non si tocca! E’ quella parte accessoria dello stipendio che integra una paga che altrimenti sarebbe «da fame».
Paolo Pradolin
[24/01/2014]
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