“E’ un fatto drammatico per Venezia e per i suoi cittadini, perché la città rimane senza guida, senza timoniere, in un momento che vede grandi appuntamenti alle porte e un’economia ancora in forte difficoltà”. Queste le parole di Francesca Zaccariotto, Presidente della Provincia di Venezia, a commento delle dimissioni del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, coinvolto nell’inchiesta Mose con l’accusa di finanziamento illecito.
“Il fatto più sconcertante è che il problema non riguarda solo Venezia, bensì la città metropolitana, dunque l’intero territorio – rileva Zaccariotto – E’ davvero assurdo che sia proprio un evento così grave a mettere in luce la superficialità di una legge che, nel subordinare 44 comuni al solo capoluogo, ad un’unica persona, ne condiziona le scelte e la governance. Non è possibile che nel caso in cui, come è avvenuto, si dimetta il primo cittadino della città di Venezia l’intera provincia ne paghi le conseguenze”.
“L’avevamo sostenuto e denunciato in tutte le sedi, e oggi purtroppo la cronaca ci dà ragione – conclude -. E’ inaudito che a partire dal 26 giugno io possa solo amministrare l’ente provinciale, che fin qui ha ben operato e ha i conti a posto, in regime provvisorio, dunque con l’impossibilità di fare scelte, di programmare opere, di portare a termine i programmi, di dare risposte ai cittadini su materie importanti come la sicurezza dell’edilizia scolastica, le strade, l’ambiente”.
Redazione
[13/06/2014]
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