L’esame delle dichiarazioni dei redditi del 2013, diffuse ieri dal ministero dell’Economia, rivelano diverse sorprese.
la prima evidenzia che il 93% dell’Irpef è a carico dei lavoratori dipendenti e solo il 7% del totale a carico degli autonomi, i quali dichiarano nella maggioranza redditi più bassi dei primi.
Il 5% dei contribuenti più ricchi ha in mano il 22% del reddito complessivo, inoltre sono solo 30 mila i contribuenti che denunciano più di 300 mila euro di guadagni.
Il reddito mediano è di 15.654 euro lordi, mentre la maggior parte degli italiani, il 95%, comunque denuncia redditi complessivi fino a 35.819 lordi.
Il reddito medio degli imprenditori individuali rimane più basso di quello dei lavoratori dipendenti: 17.470 euro contro 20.280 euro, mentre i pensionati denunciano 15.780 euro.
Nell’analisi del territorio i lombardi guidano la classifica dei redditi dichiarati, con una media di 23.320 euro e superano i calabresi, ultimi in classifica, di oltre 10 mila euro — ma al momento di pagare sanno utilizzare meglio sconti e abbattimenti vari. Sono quindi i contribuenti del Lazio, che pure denunciano redditi inferiori, a guidare la classifica dell’Irpef versata: 5.970 euro, 140 euro in più dei cittadini della Lombardia.
Redazione
[27/03/2014]
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