Grande scalpore per l'intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera da Francesco De Gregori. Il cantante ha annunciato che «probabilmente» non voterà più, perchè i suoi ideali non ci sono più: «Continuo a pensarmi di sinistra, ma cos’è oggi la sinistra italiana? È un arco cangiante che va dall’idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo novecentesco, si commuove per lo slow food e poi magari “en passant” strizza l’occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini, tutto questo non è facile da capire per me».
«Caro maestro, ti preghiamo di riprovare a “crederci” di tornare a leggere i giornali, di ricominciare a seguire la politica e il Partitodemocratico. Noi conserveremo l’intervista, la ricorderemo come un errore e una critica eccessiva, tenendo a mente che non è da un calcio di rigore sbagliato che si giudica un giocatore» è la risposta diun gruppo di deputati Renziani che, anche con grande rispetto, fa presente al 'maestro': «non possiamo credere che il nostro maestro sia invecchiato così male da dirci “Il verbo credere non dovrebbe appartenere alla politica”».
Paolo Pradolin
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[01/08/2013]