Si guarda ormai alla corsa per saldi di fine stagione. La stagione invernale 2010 chiude con un bilancio di vendite sicuramente negativo, complici il tempo, l’acqua alta, nuove rilevanti aperture di grande distribuzione di out let e la coda della crisi che si è resa evidente incidendo sull’andamento stagionale Autunno/inverno.E' troppo presto per quantificare seriamente il dato negativo, anche se sembra possa attestarsi a -10% sullo scorso anno.
L’andamento stagionale ha determinato stock di invenduto molto alti rappresentando una vera occasione per i saldisti. I negozi dispongono di una varietà molto alta sia per qualità che quantità di prodotti. In particolare, per i capospalla sono previsti sconti molto elevati, mediamente attorno al 40%, che ci fanno ben sperare in una buona stagione di saldi che potrebbe rappresentare quel tanto atteso segnale di inversione di tendenza. La tesi è di Giannino Gabriel, presidente provinciale di Federazione Moda Italia (Confcommercio).
Quanto alle stime: ogni famiglia spenderà circa 400 €. Per abbigliamento calzature e accessori circa 173 €.
A persona, i saldi rappresentano circa il 18% del fatturato del settore.
L’incertezza determinata dalla crisi ha accentuato durante l’anno molte discussioni e polemiche sulla data dei saldi anche a livello nazionale.
Confcommercio attraverso Federazione Moda Italia d’intesa con Federdistribuzione , hanno raggiunto un accordo per una data unica nazionale, voluta da circa l’80 % dei commercianti italiani.
Partenza saldi invernali il 6 Gennaio invitando le regioni all’auspicata adozione, al fine di evitare dannose concorrenze fra commercianti di regioni confinanti.
La Regione Veneto con l’assessore Coppola, sentite le categorie in una riunione del 13.10.10, ha aderito assieme alla maggior parte di regioni, determinando la partenza dei saldi in Veneto proprio per il 6 Gennaio.
[05 gennaio 2011]