Il derby di Milano n. 282 non farà a meno delle coreografie e degli sfotto’ della curva Nord.
San Siro sarà aperto e potrà essere occupata anche dagli ultras interisti, che insieme a quelli del tifo milanista, in una contrapposizione spesso geniale, offrirà il consueto spettacolo nello spettacolo.
All’Olimpico di Roma, invece, dove qualche ora prima è in programma la partita con il Catania, sarà aperta anche la curva Sud, cuore pulsante del tifo giallorosso.
Inter e Roma hanno visto accolti i loro ricorsi, seppur non completamente. La Corte di Giustizia della Figc ha ritenuto di ‘congelare’ il doppio provvedimento, in attesa di nuovi accertamenti. Ciò significa che le tesi presentate dai due club non erano infondate, come avevano già capito tutti i presenti nei due stadi.
L’Inter, soprattutto, in un match così delicato, ha risolto preventivamente un serio problema di ordine pubblico se i tifosi delle curve avessero dovuto rimanere fuori.
A San Siro è ora previsto il tutto esaurito. Martedì era stato il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, a ordinare la chiusura dei due settori, dopoché gli ispettori federali avevano segnalato, in Napoli-Inter, «un comportamento discriminatorio per origine territoriale» dei tifosi nerazzurri e in Milan-Roma, un «comportamento discriminatorio per motivi di razza» dei tifosi giallorossi.
Gli ispettori hanno indicato chi intonava quei cori, senza chiarire però se potevano essere sentiti. Nel caso della Roma, invece, non c’è la sicurezza dell’appartenenza di chi ha intonato quei cori.
L’Inter, attraverso il suo d.g., Fassone, così come la Roma, attraverso Baldissoni, hanno sottolineato la necessità di riesaminare tutta la questione, peraltro già corretta dal Consiglio federale di ottobre.
Roberto Dal Maschio
[21/12/2013]
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