Dopo il crollo del tetto della chiesa adiacente alla casa di riposo “Carlo Steeb” del Lido di Venezia (Alberoni) e di parte di quello del locale caldaie, avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 14, oggi è ora di fare un parziale resoconto dei danni subiti alla struttura.
Messe in sicurezza il centinaio di persone, fra anziane residenti e personale specializzato dell’ospizio, i Vigili del Fuoco assieme ai tecnici hanno constatato che con lo sgretolarsi del tetto il presbiterio è rimasto intatto, così come le statue della Madonna di Fatima, quella dedicata al sacerdote Carlo Steeb, il crocifisso e l’altare.
A destare preoccupazione il soffitto, tutto accartocciato sulla sinistra, ma non solo. Le colonnine che sorreggevano l’acquasantiera sono state sventrate, la navata centrale non c’è più e l’unico collegamento alle laterali è un fil di ferro che sorregge qualche tegola.
All’esterno pare che non sia successo niente, ma entrando dalla casa di riposo i frammenti di calcinacci e varie macerie tappezzano il pavimento e la polvere arriva anche alle scale dei cinque piani che compongono la struttura sanitaria.
Al lavoro da ieri pomeriggio, oltre al Direttore generale della Ulss 12, Giuseppe Dal Ben, inviato sul luogo come delegato del presidente Zaia, anche il perito esperto, Renato Vitaliani, professore associato di Tecnica delle Costruzioni dell’Università di Padova, incaricato di accertare le cause tecniche del crollo.
Alice Bianco
[03/10/2013]
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