Sono immediatamente partite le reazioni contro il giro di vite sui dipendenti pubblici annunciato dal governo, un annuncio partito in maniera unilaterale, che va a congelare i redditi di oltre tre milioni di dipendenti con contratto e potere d'acquisto bloccato già da anni. Ma Bonanni, leader della Cisl, promette battaglia: “O il governo ha un piano rigoroso contro gli altri sprechi, o altrimenti iniziamo una mobilitazione senza fine”.
Il commento a SkyTG24 del segretario della Cisl Raffaele Bonanni dopo l'ultimo giro di vite a carico dei dipendenti pubblici: “Mentre il governo mantiene un rigore davvero esemplare nei confronti dei dipendenti pubblici, bloccando la contrattazione, non si fa nulla per gli sprechile ruberie e le inefficienze”.
“Noi abbiamo una spesa ingiustificata nelle pubbliche amministrazioni e non si fa nulla. Ci sono due pesi e due misure che non ci convincono. O il governo ha un piano esattamente rigoroso come per i dipendenti pubblici – conclude il sindacalista – o altrimenti iniziamo una battaglia senza fine”.
Tra il 2011 e il 2012 il congelamento del turnover ha determinato 120 mila tagli nel pubblico impiego (il 3,5%, fino a 3.350.000 addetti) e le retribuzioni sono calate dello 0,6% nel 2012 dopo che erano scese del -0,7% nel 2011, mentre l'inflazione cresceva del 3%.
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[11/08/2013]