IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

giovedì 25 Aprile 2024
12.9 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGECronacaConsiglio Regionale Piemonte, rissa da stadio per i rimborsi. Tra le spese borse firmate e un collare per bovini
Questa notizia si trova quiCronacaConsiglio Regionale Piemonte, rissa da stadio per i rimborsi. Tra le spese...

Consiglio Regionale Piemonte, rissa da stadio per i rimborsi. Tra le spese borse firmate e un collare per bovini

pubblicità

rissa consiglio regionale piemonte rimborsi assessori

Nel solitamente composto emiciclo del Consiglio regionale Piemonte si è scatenata una rissa ieri. A quanto pare tutto nasce quando Franco Maria Botta, capogruppo di Fratelli d’Italia che già in precedenza aveva insultato i giornalisti definendoli «topi di fogna» per aver raccontato le vicende di Rimborsopoli, si rivolge all’ex presidente Mercedes Bresso: «La Panda che avevi detto di voler usare, non l’hai mai avuta». Poi si accosta al banco, dà un colpo al microfono e si scatena il putiferio.

Gli animi erano tesi ed agitati perchè si trattava del giorno in cui le carte dell’inchiesta che rivelano le presunte spese pazze di 43 consiglieri regionali, che hanno avuto anche l’ardire di farsele rimborsare, vedevano la luce.

Tra gli indagati c’è il governatore Roberto Cota, ma c’è anche Mercedes Bresso. Anche Cota aveva motivo di essere nervoso, dopo la pubblicazioni nei giorni scorsi di dettagli di piccole spese «istituzionali» (i caffè, un pacchetto di sigarette, i conti dell’autogrill) adesso dovrà rendere conto ai magistrati di 250 euro di generi alimentari che avrebbe acquistato, ha sostenuto lui, per una cena «a base di prodotti piemontesi al ministero dell’Economia»; dei tre foulard per 285 euro, dei conti di ristoranti in Liguria che Cota attribuisce alla segretaria; della valigia da 250 euro, dell’abbigliamento da Olympic, elegante boutique nel centro di Torino, per 530 euro. Alla magistratura dovrà chiarire perché ha acquistato il dono di nozze a un suo assessore (Michele Coppola).
Lui spiega a verbale che era «a titolo di rappresentanza».

Ma Cota non sarà l’unico a dover spiegare certe spese e tra le carte non mancherebbero vere e proprie ‘perle’ per rimborsi ‘curiosi’: gioielli di Cartier, borse Louis Vuitton ed Hermès, lampade al solarium, prodotti di cosmesi, i vini rossi del Piemonte e lo champagne ordinato direttamente in Francia. Poi l’argenteria, un generatore di corrente elettrica, frigoriferi, televisori, congelatori, un forno, un tostapane, il trasloco da un’abitazione ad un’altra e un collare per bovini.

Redazione

[27/11/2013]

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img