Incendio doloso. Adesso c’è la conferma delle perizie. E quello che si temeva fin da subito è diventato realtà . Tracce di benzina sono state trovate su sei reperti in quattro diverse aree della Città della Scienza, di Napoli, andata a fuoco una settimana fa. La notizia è stata fatta trapelare dalla Procura della Repubblica del capoluogo campano. «Gli accertamenti tecnici di “gascromatografia-spectometrica”, svolti dal servizio di Polizia scientifica della Questura di Napoli hanno consentito – come sottolinea il procuratore della Repubblica Giovanni Colangelo – di riscontrare tracce di benzina su sei reperti, in quattro aree distinte delcomplesso». La circostanza confermerebbe che l'incendio è stato doloso e appiccato presumibilmente da più persone. I risultati saranno consegnati al procuratore aggiunto Giovanni Melillo ed al pm della Dda Michele Del Prete, che indagano sull' incendio.
I campioni raccolti dalla scientifica della Questura di Napoli sono stati inviati al centro della polizia scientifica di Roma. Dai rilievi gli inquirenti si attendono risposta sulla eventuale origine dolosa dell' incendio – data ormai quasi per scontata dagli inquirenti – sul numero degli inneschi e sui materiali infiammabili adoperati. Dagli accertamenti gli investigatori ritengono di poter stabilire, se l' ipotesi dolosa sarà confermata, il numero di persone entrate in azione e quindi l' eventuale responsabilità di una organizzazione.
Lucio Saro
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[13/03/2013]