13 lavoratori su 14 erano ‘in nero’ all’interno di un laboratorio tessile di Vigasio, gestito da una cinese.
Lo scoperta dovuta ai Carabinieri che hanno effettuato un controllo nella struttura, che stavano tenendo d’occhio da alcuni giorni.
Venerdì notte – ma la notizia è stata resa nota solo oggi – militari e operativi del
nucleo ispettorato del lavoro sono entrati nel laboratorio che si trovava in quel momento in piena attività.
Nel laboratorio di cinesi abusivi era al lavoro la stessa titolare, 37enne cinese che è stata denunciata alla magistratura, e 14 operai cinesi.
Dei lavoratori, uno solo era ‘in regola’, una donna in stato di gravidanza, forse perchè presto avrebbe avuto bisogno di cure quindi necessitavano le carte a posto. Nessun altro aveva alcuna forma di contratto e di tutela.
I lavoratori abusivi del laboratorio cinese dormivano in una palazzina adiacente e si
alternavano nei turni a ciclo continuo. Il laboratorio era in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Per la titolare, oltre alla denuncia, anche la sospensione dell’attività e contravvenzioni
per oltre 230mila euro.