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CHIOGGIA: STALKING AI DANNI DEI GENITORI, ARRESTATO

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Gli anziani genitori, pur essendo combattuti, sono stati costretti a chiamare la polizia per fermare il figlio violento e molesto.
NOTIZIE VENEZIA | Non era la prima volta che D.M., 47enne chioggiotto, senza fissa dimora e nullafacente, si presentava presso l’abitazione degli anziani genitori, residenti sempre a Chioggia, per chiedere soldi.
Anzi, ultimamente l’uomo era diventato anche violento, giungendo a fare scenate e a rompere infissi e arredi di casa se non gli fossero stati dati soldi (anche di importi irrisori) che, verosimilmente, gli servivano per comprare sempre bevande alcoliche.
Gli anziani genitori (84 anni il padre, 79 anni la madre), non riuscendo più a gestire le interperanze del figlio (che ormai da molto tempo nonabitava più con loro), avevano deciso qualche tempo fa di sporgere denuncia contro di lui nella speranza che un provvedimento di allontanamento (poi effettivamente notificato allo stesso 47enne) lo tenesse lontano dalla loro casa, anche per tutelare la stessa salute dei due anziani afflitti dalle malattie dell’età .

Ciò nonostante, nel tardo pomeriggio di ieri, il figlio si è nuovamente presentato sotto casa dei genitori, iniziando a suonare, rumoreggiare e a tirare oggetti contro i balconi dei genitori, nel tentativo di farsi aprire e farsi consegnare ancora soldi.
La coppia, nel tentativo di dissuaderlo dal proseguire oltre, non ha risposto agli appelli del figlio, tentando di fargli credere di essere fuori casa.

Intorno alle 19.00, però, la situazione è trascesa, tanto che l’uomo, ormai esasperato e sotto la probabile influenza di bevande alcoliche, ha iniziato a molestare anche i passanti e i vicini di casa: solo allora, non senza senso di colpa, i genitori hanno chiamato il 113, segnalando quanto stava accadendo.

Dopo pochi minuti la volante, giunta sul posto, ha trovato l'uomo steso a terra. Il 47enne non ha ben tollerato l’intervento degli agenti, quindi ha iniziato a offendere e ad aggredire verbalmente gli operatori, per poi giungere anche a un goffo tentativo di passare alle vie di fatto contro di loro.

Bloccato, è stato condotto presso gli uffici del locale Commissariato e qui posto in stato d’arresto per i reati di Atti Persecutori (c.d. “Stalking”), Resistenza e Oltraggio a Pubblico Ufficiale e Porto Abusivo di Arma da Taglio, dato che all’interno del borsello che l’uomo aveva con sé vi erano ben 2 coltelli a serramanico (sequestrati).

Nella mattina di oggi, sottoposto a giudizio direttissimo, nei suoi confronti è stato convalidato il provvedimento d’arresto, l’udienza rinviata a venerdì prossimo, ma con custaodia cautelare da scontarsi in carcere a Santa Maria Maggiore a Venezia, dove l’uomo si trova tuttora.

redazione
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[27/07/2013]


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