Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ammette che per la vendita del Casino’ di Venezia pensava arrivasse qualche offerta, ma non per questo si dichiara pessimista: «le manifestazioni d’interesse facevano pensare che almeno una o due offerte sarebbero state presentate», ma per la cessione della casa da gioco non si dichiara preoccupato.
«Il fatto che non siano state ancora concretizzate delle offerte non significa che non ci sia interesse: la procedura si sta sviluppando, non è ancora conclusa, faremo le nostre valutazioni all’interno della maggioranza e del Consiglio comunale, e vedremo come andrà avanti. Anche se è chiaro che gli investitori fanno una valutazione complessiva, un mix che ricomprende aspetti diversi: dalla redditività dell’investimento, ai vincoli e ai costi di gestione».
Orsoni, quindi, ha comunque precisato che «il Casino’ di Venezia non è in perdita: è un’azienda sana, che dà sì pochi utili, ma rispetto a quanto ha dato in passato, anche impropriamente».
«Il Casino’ – ha proseguito il sindaco – non pesa sulle casse del Comune, così come non ha mai fatto. Il problema è un altro: quello che, in un certo periodo precedente di vita di questa città lo si è pensato come un bancomat ed è quindi semmai il Comune che può aver pesato sul Casino’ di Venezia. Ecco perché affermo che va pensata una sua ristrutturazione, così come va coperto il buco lasciato dalle precedenti amministrazioni, attualmente congelato nella società patrimoniale del Casinò».
Redazione
[19/04/2014]
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