Il rione della case Ater di Via Bosco è diventato un luogo-rifugio per chi non rispetta la legge. Soprusi ed occupazioni abusive sembrano all’ordine del giorno e gli onesti cittadini non ce la fanno più.
15 famiglie hanno, infatti, spedito un esposto denuncia a prefetto, sindaco e assessore alla Casa.
«E’ una situazione insostenibile – concordano dalla Municipalità attraverso il delegato alla casa Mario Silotto – ma è dovere delle istituzioni cacciare chi viola la legge e non gli onesti».
In 30 anni, come hanno raccontato le famiglie, la situazione è andata via via peggiorando con gli appartamenti sfitti presi abusivamente. Troppi non pagano le spese condominiali pur usufruendo del complesso, aumentando così i conti che le famiglie oneste si trovano a dover pagare.
A farne le spese anche lo stesso rione con ascensori, cassette della posta e portoncini completamente distrutti «Alcuni garage – spiegano le famiglie – vengono usati come officine. I minori vengono spesso lasciati liberi e senza controllo nelle parti condominiali comuni. Sono state rubate le manichette antincendio con le spingarde d’ottone».
Tra i nuclei famigliari permane la paura di trovare, addirittura, il proprio appartamento occupato quando si è fuori, o di ritrovare la propria auto vittima di qualche cattivo scherzo. «Il quartiere è ormai in mano a persone senza legge».
Dai residenti disperati ed esasperati una sorta di “ultimatum”: «D’ora in poi per chi subirà violenze o atti vandalici riterremo responsabili forze dell’ordine e amministratori locali».
Sara Prian
[10/11/2013]
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